Autore Topic: Resident Evil Outbreak  (Letto 2370 volte)

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Resident Evil Outbreak
« il: Dicembre 14, 2006, 11:44:52 am »
Un fruscio alle mie spalle e un solo proiettile nella pistola. Devo essere rapido e preciso, un colpo alla testa e sarò salvo. Maledetto T-Virus. Mi giro di scatto pronto ad affrontare l’ennesimo zombie ma…cavoli è solo Michael Jackson.

Tecnica? Fina al punto giusto
Biohazard (o Resident Evil, come è conosciuto in ambiente extra-asiatico) fu il primo gioco di un genere che adesso spopola, il survival horror. Shinji Mikami non solo creò una delle saghe più apprezzate e vendute, ma stupì il mondo con un gioco che faceva della suspence, dell’esplorazione e della tecnica realizzativi le sue armi migliori.
Capcom torna ora sul luogo del delitto, sfornando un gioco per la console (anche se era la PSOne) che regalò la fama alla saga di RE, dopo averci sollazzato con due splendidi titoli per GameCube.
La grafica non è ai livelli di RE0 o di RE Rebirth, ma il motivo è dato dal fatto che Outbreak è totalmente in 3D e con le telecamere mobili. Sappiamo a cosa state pensando…”Ma anche RE Code Veronica X aveva i fondali 3D, ma la grafica era scarna.”. Avete ragione, ma per vostra fortuna il team di sviluppo di Outbreak ha pensato anche al lato estetico, realizzando un titolo che vi delizierà gli occhi, con una grafica che non si discosta troppo da quella dei due capitoli per GameCube. Personaggi e zombie sono modellati e animati molto bene e i fondali sono dettagliati e molto ben resi, con texture di buona fattura ed alcuni effetti pre-renderizzati in perfetto stile RE0.
Particolare cura è stata posta nel motore grafico, dato che capita di trovarsi in stanze avvolte dalle fiamme (molto realistiche) con dozzine di zombie che si muovono e il tutto avviene senza il minimo rallentamento. Finalmente un RE che sfrutti le capacità dell’hardware PS2.
Il reparto audio è adeguato, con effetti sonori, musiche di sottofondo e mugolii degli Zombie che vi faranno accapponare la pelle. Un consiglio…non giocateci al buio e con un temporale che imperversa fuori della vostra finestra, o per lo meno fatelo con il salva-vita Beghelli appeso al collo.
Tutto perfetto dal punto di vista tecnico? Purtroppo no. Il sistema di caricamento è, come al solito, il collo di bottiglia del gioco.Tra una stanza e l’altra dovrete attendere anche la bellezza di 10 secondi. Inutile dirvi quanto questo influisca negativamente sul gameplay e pregiudichi l’atmosfera di terrore. Fortunatamente, installando Outbreak sull’HD il problema non si presenta, ma quanti di voi hanno tale periferica montata sul loro monolite nero? Speriamo vivamente che la versione Americana e, naturalmente, quella PAL risolvano questo problema.

Gli otto sopravvissuti
Mamma Capcom ci permette di scegliere tra otto personaggi, di modo che tutti possano trovare quello che meglio si adatti alle caratteristiche che ognuno di noi cerca nella sua controparte digitale.
Vediamoli in dettaglio, mettendo in evidenza le caratteristiche speciali e le professioni di ognuno di loro.

Alyssa Ashcroft: 28 anni. Giornalista.
Abilità speciali:
- Schivare gli Zombie.
- Buona mira con le armi.
- Può aprire porte con il grimaldello.

Cindy Lennox: 24 anni. Cameriera.
Abilità speciali
- Ha la capacità di abbassarsi per evitare gli attacchi.
- Può curare i suoi compagni.
- Tiene la capacidad de cargar con varias hierbas del mismo tipo.

David King: età sconosciuta. Idraulico.
Abilità speciali
- Attacca varie volte con armi da combattimento.
- Crea armi con diversi tipi di oggetti.
- Può lanciare attrezzi come fossero armi

George Hamilton: 39 anni. Chirurgo.
Abilità speciali
- La sua forza nello spingere è maggiore.
- Applica le erbe curative con maggior effetto degli altri.
- Può creare pillole con le erbe curative.

Jim Chapman: età sconosciuta. Operaio della Metro.
Abilità speciali
- Viene attaccato raramente dagli Zombie, ma il T-Virus, dentro di lui, avanza molto velocemente.
- Può simulare di essere morto per passare inosservato.

Kevin Ryman: 31 anni. Poliziotto.
Abilità speciali
- Ha l’abilità di tirare calci.
- Ovviamente è molto bravo con le armi da fuoco.
- Ha una pistola calibro 45.

Mark Wilkins: 52 anni. Agente di sicurezza.
Abilità speciali
- Fisicamente molto resistente.
- E’ molto bravo con le armi da combattimento.
- Possiede una pistola da 9mm.

Yoko Sozuki: 20 anni. Studente.
Abilità speciali
- Può schivare gli attacchi.
- Ha uno zaino che le permette di portare più oggetti degli altri personaggi.

Signore e signori, fate la vostra scelta e che la forza sia con voi…ehm no, non era così…va beh, avete capito.

Ma quante belle novità
Il sistema di controllo sarà quello tanto criticato usato negli altri giochi della saga, ma ormai lo abbiamo accettato come elemento distintivo della serie. Questa volta però sono stati inclusi anche la possibilità scambiarsi oggetti tra personaggi e un sistema di comunicazione. Essendo il gioco realizzato per il gioco multiplayer online, ci è data la possibilità di comunicare con gli altri componenti del gruppo, anche se le frasi utilizzabili sono cose semplici come “aiutatemi”, “da questa parte”, “grazie” e così via. Le varie frasi possono essere richiamate in ogni momento attraverso l’utilizzo dello stick analogico di destra.
Ogni volta che entriamo nel menu dell’inventario e ci troviamo vicino ad un altro personaggio, potremo vedere anche tutto quello che è presente nel suo inventario, permettendoci in questo modo lo scambio di oggetti. Comodo se l’erba o le munizioni che vi servono sono possedute da un personaggio che non ne ha bisogno, o se voi avete qualcosa che può salvare la vita ad un vostro compagno.
Un’altra novità interessante è data dalla presenza di due indicatori, quello tipico della vita e quello tutto nuovo che mostra la percentuale di T-virus presente nel nostro organismo. Per la prima volta in un titolo RE noi stessi potremo essere infettati dal virus della Umbrella, che se non curato ci trasformerà in famelici zombie. Quando verrete morsi, tale indicatore comincerà ad aumentare fino a che non raggiungerà il 100%. Certo, potrete salvarvi assumendo erba blu, ma nel caso in cui non ci riusciste…beh, la vostra partita terminerà, ma il vostro personaggio continuerà ad aggirarsi nello scenario e a dar fastidio ai vostri compagni, che si vedranno costretti a giustiziarlo.
Gli zombie in Outbreak sono i più intelligenti che si siano mai visti nella serie RE; attaccano in molte maniere e con velocità differenti a seconda del tipo a cui appartengono. Oltre a questo, come Nemesis in RE3, ci saranno zombie capaci di seguirci se decidiamo di fuggire in un’altra stanza. Le porte non saranno più una via di fuga quindi. Alcuni saranno in grado di trovarci anche se ci nascondiamo sotto un letto o all’interno di un armadio, azioni innovative e molto interessanti che ci permetteranno una più ampia esperienza di gioco.

Online e offline
La versione online ci permette di partecipare a vari scenari, dalla durata approssimativa di due ore l’uno, che si presentano come storie auto-conclusive. Da un bar fino agli stabilimenti della Umbrella, dovremmo combattere contro dozzine e dozzine di zombie, raccogliere oggetti, chiavi, armi e risolvere enigmi. Vi consigliamo il lavoro di squadra, perché intraprendere la via solitaria non può che portarvi ad una prematura morte. Come pensate di cavarvela in stanze con più di dieci zombie che vi attaccano se non avete compagni cui chiedere aiuto?
L’aiuto dei vostri compagni potrebbe servirvi anche per fuggire; per esempio, se state per morire e la stanza è affollata di zombie, potrete cercare rifugio uscendo dalla stanza e, mentre voi vi mettete in salvo, i vostri compagni tengono chiusa la porta mentre gli zombie cercano di abbatterla.
Già, il nuovo sistema di gioco vi permetterà azioni fino ad ora impensabili in un RE, come aiutare a camminare un vostro compagno in difficoltà, nuotare, tirare calci e pugni agli zombie e aprire le porte a colpi di pistola.
Come avrete notato dalle schede dei vari personaggi, tutti saranno dotati di abilità speciali che li contraddistinguono dagli altri. Alyssa sarà l’unica in grado di scassinare porte e cassetti, Kevin l’unico a poter sparare con un fucile di precisione stile MGS e così via.
La versione offline è praticamente identica, tranne che per il fatto che gli altri tre personaggi saranno NPC (Non Playable Characters) comandati dalla CPU e ovviamente non saranno intelligenti e creativi come veri giocatori umani, però saranno in grado di raccogliere oggetti, difendersi dagli zombie e aiutarvi negli attacchi.
Nel caso offline, il sistema di comunicazione si arricchirà di un sistema di ordini per gli NPC, permettendovi di dirgli cose del tipo “seguimi”, “aiutami” o “vai da quella parte”. Loro risponderanno abbastanza prontamente ai vostri ordini e, qualora lo necessitassero, non mancheranno di chiedervi aiuto.
Al fine di rendere più appetibile il gioco offline, alla fine di ogni scenario vi saranno dati dei punti. Il numero di punti ottenuti dipenderà dal tempo impiegato, dall’esito del livello e dal numero di personaggi del gruppo che sono sopravvissuti. Vi state chiedendo a cosa servano questi punti? Semplice, a comprare extra nel fornitissimo negozio presente nel menu, dove potremo acquistare sequenze video, immagini, musiche della colonna sonora o nuovi vestiti.
Inoltre, quando inizierete l’avventura sarà disponibile un solo scenario, quello del bar JB, ma mano a mano andrete sbloccando anche gli altri. Che la danza abbia inizio e che la paura non abbia il sopravvento su di voi.

E la versione PAL?
La versione PAL uscirà nel primo quarto del 2004, ma attualmente non si sa ancora se la possibilità di gioco online sarà mantenuta, dato che Capcom non ha ancora risolto i problemi riscontrati per colpa delle linee telefoniche europee. Speriamo che riescano a trovare un escamotage che permetta anche a noi poveri succubi della bandiera blu a stelle di muoverci a Racoon City con altri tre amici. Non occorre dire che se tale opzione non sarà presente sarebbe un vero peccato, perché il gioco perderebbe uno dei suoi assi nella manica, passando da un RE online a…un RE con alcune novità rispetto agli altri. Non ci resta che sperare e avere fede.

Conclusioni
Grafica e sonoro di pregevole fattura, un sistema di gioco che porta una ventata di aria fresca in una serie amata dal pubblico e ore e ore di sano divertimento in rete fanno di questo titolo uno dei più interessanti della stagione per la nostra amata PS2, in attesa di mettere le nostre avide mani su GT4 e MGS3. Che altro dirvi? Beh, se amate RE non possiamo che consigliare l’acquisto di Outbreak, mentre se non avete mai giocato a nessun titolo della serie (avete vissuto su Marte?) forse è venuto il momento di avvicinarvi al terrore puro. Dissolvenza in nero. Game Over.

Di Dalilozza

PlaystationLife.it

Resident Evil Outbreak
« il: Dicembre 14, 2006, 11:44:52 am »