Autore Topic: 7 Sins  (Letto 2242 volte)

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7 Sins
« il: Dicembre 18, 2006, 10:09:06 am »
Il concept alla base di 7 Sins prende spunto a piene mani dal capolavoro della Maxis, il blasonato The Sims che tanto è riuscito a vendere su ogni piattaforma su cui è apparso. E come stupirsi del contrario, visto che per la prima volta, un “semplice” gioco ha permesso di simulare noi stessi e le complesse interazioni sociali? Tralasciando The Sims, che tutti apprezzano (o odiano) per la sua spiccata originalità, è curioso notare come Electronic Arts abbia sempre reso casto oltre ogni aspettativa il proprio titolo, aprendo difatti la strada a tanti imitatori che hanno sfruttato con furbizia questa mancanza, facendone il proprio punto di forza. Ci stiamo riferendo a Singles e al suo seguito imminente Singles 2 che hanno aggiunto la componente dell'erotismo spingendola sino all'estremo del rapporto tra componenti dello stesso sesso. Tutta questa “provocazione sessuale” non fu però supportata da una varietà o da altri elementi particolarmente originali, aspetto che però non precluse il successo commerciale del prodotto pensato per i “Singoli”.

Ora tocca a 7 Sins calcare la scena dei prodotti con look & feel The Sims, anche se il titolo distribuito in Italia da Atari, sembra voler prendere le distanze dal titolo Maxis e imporre un proprio stile sempre però puntando l'accento sui dei richiami sessuali piuttosto espliciti. D'altra parte, dopo aver dimostrato il nostro valore e nobile spirito salvando interi pianeti e principesse indifese, è giunto il momento di pensare al nostro interesse più bieco, sprofondando nei divertimenti di Apple City, la mela tentatrice moderna, in cui potremo provare l'ebbrezza dei sette peccati capitali (accidia, ira, gola, invidia, superbia, avarizia e lussuria) e aprirci la strada del successo puntando non sul duro lavoro, ma sui mezzucci e sulla disonestà che la società moderna non ci precluderà.

Dopo aver superato il training iniziale e sin troppo avaro di consigli, potremo muovere i primi passi come commesso in un negozio lussuoso. Se è vero che il nostro lavoro si dimostrerà alquanto umile, è innegabile che, stando a contatto con i probabili acquirenti, avremo anche modo di conoscerli, vendergli costosi prodotti e... entrare in intima confidenza. Ognuno dei sette livelli dell'avventura ci sottoporrà degli obiettivi principali come vendere un determinato numero di prodotti, rubare, conquistare personaggi celebri, partecipare a festini sadomaso o salvare la propria compagnia dal fallimento. Ma il vero fulcro del gioco sarà costituito sempre dall'approccio diretto, sfacciato verso l'altro sesso. Attraverso una semplice interfaccia caratterizzata da domande a scelta multipla e possibili azioni, potremo tentare approcci basati sulla cultura, sull'umorismo, la moda, gli affari, ecc, cercando di prevedere gli interessi della nostra partner. E se tutto questo non dovesse bastare... beh potremo sempre tentare con la classica mano morta!

7 Sins è particolarmente ricco di opzioni con cui relazionarci con il gentil sesso, anche se queste si limitano ad una serie di azioni che nel corso dei livelli più avanzati perderanno in parte la loro “freschezza”, apparendo poco variegati. Se ogni bella ragazza è dotata di un suo carattere, interessi ed opzioni, è pur vero che una volta scoperti gli argomenti di comune interesse, sarà facile aumentare il feeling sino ad una intimità decisamente spinta. Nel primo vero livello potremo, oltre a vendere profumi, gioielli e scarpe sotto l'innocente copertura di uno scrupoloso commesso, anche (e soprattutto) spiare le gentil donzelle che si provano i vestiti nei camerini, palpare il loro didietro, baciarle e fare sesso scoppiettante lontani da occhi indiscreti.

Raccontato così, 7 Sins sembrerebbe alquanto semplicistico e privo di quel senso di sfida che rende appassionante ogni titolo ludico. Ovviamente, Montecristo ha voluto complicarci la vita di novelli playboy inserendo i parametri di stress, violenza ed eccitazione. Sbagliare l'approccio con una ragazza provocherà una reazione sgarbata o addirittura violenta, aspetto che non gioverà al nostro livello di stress. Allo stesso modo una donna conturbante e dal grande sex appeal aumenterà la nostra eccitazione e conseguenti reazioni spropositate e fuori luogo. Compito del giocatore sarà quindi completare gli obiettivi principali, conquistare... ehm... il cuore delle bellezze di turno e sfogare le proprie frustrazioni. Proprio per quest'ultimo motivo, 7 Sins è infarcito di sotto-giochi a volte demenziali, raramente di dubbio gusto che spezzettano il concept alla The Sims basati sui dialoghi e azioni eccessivamente ripetitive. Ed ecco che per diminuire lo stress potremo urinare nel bicchiere del nostro capo dispotico, fare il gesto dell'ombrello ai passanti, scatenarci con un rhythm game, svuotare la propria vescica su un vaso di fiori cercando di colpire le mosche in testa, sottolineato da un ironico “head shot”!

Il primo impatto con questa prova di Montecristo è, oseremo dire, dissacratore se paragonato con l'austero The Sims. E questo per via delle scene di sesso più o meno esplicite, per i mini-giochi erotici e per le azioni di dubbia moralità che compiremo sulle spalle del malcapitato di turno. Nonostante una certa ironia e una discreta dose di sarcasmo, il gioco è sicuramente indirizzato ad un pubblico adulto, anche perché capace di far arrossire il provocatorio e maggiormente manageriale Playboy The Mansion.

I livelli successivi, che hanno come tema i sette peccati capitali, ci vedranno protagonisti in una discoteca nel tentativo di rimorchiare la bella, ma facilona ragazza di turno, sino ad arrivare ad un party sadomaso con tanto di pene corporali e mascherine per nascondere la propria identità. Non mancheranno livelli con temi differenti dall'erotismo, come quello ispirato ad una sorta di parodia di Kill Bill (il peccato dell'ira) in cui Il nostro scopo sarà quello di superare tutte e tre le prove proposte dal vice capo per scoprire il vero padrone della palestra. L'accidia, l'ultimo livello di gioco, rappresenterà una sorta di sunto di tutta la nostra avventura poiché dovremo affrontare tutti i 7 peccati capitali all'interno di un sogno, in cui dovremo affrontare tutti i principali mini-giochi. Per esempio dovremo conquistare una moltitudine di ragazze, fotografarle con la biancheria che più ci aggrada e quindi tastare con mano la morbidezza del nostro materasso. Oppure potremo ritrovarci all'interno di un ristorante e mangiare a più non posso, con l'unico scopo di rigettare tutto il cibo ingerito addosso al cuoco.

7 Sins, come tutti i giochi di questo genere, esaurisce il proprio appeal una volta sperimentate tutte le azioni a propria disposizione e aver esaurito l'indiscutibile carica erotica. Nonostante questo fattore, più caratteristica del genere che difetto vero e proprio, è comunque lodevole la buona varietà delle ambientazioni e degli obiettivi propinati al giocatore. Anche i mini-giochi, certamente banali, poco ispirati, riescono nell'obiettivo di spezzare il ritmo degli approcci, attraverso delle prove arcade poco impegnative e dalla durata di una trentina di secondi: impossibile criticarli o odiarli con il cuore, soprattutto se si tiene del poco tempo che sottraggono al gioco vero e proprio. Ci siamo divertiti giocando con il titolo della Montecristo che si è sforzata per trovare una formula coinvolgente e alternativa al serioso The Sims. Il risultato è riuscito solo parzialmente, ma anche così 7 Sins sarà capace di divertirvi per lunghe serate.L'incarnazione del male, ovvero i sette peccati capitali, sono giunti tra noi, e l'esperienza si è rivelata ben meno traumatica di quanto pensassimo. Abituati sin dall'infanzia a guardare con sospetto e timore il peccato e tutte le sue incarnazioni terrene, dobbiamo ammettere che Montecristo è riuscita con ironia e buon senso a sdrammatizzare un argomento quasi tabù e altamente piccante.

Di Kazuma

PlaystationLife.it

7 Sins
« il: Dicembre 18, 2006, 10:09:06 am »