Devil May Cry 3


          Titolo: Devil may cry 3: Dante’s awakening
          Produttore: Capcom
          Supporto: DVD x 1
          Piattaforma: PS2
          Distributore: Capcom
          Genere: Action
          Giocatori: 1
          Età: 15+
          Audio: Inglese
          Sottotitoli: Inglese
          Manuale: Italiano

Ritorno alle origini

Ebbene si. Sebbene il capitolo in questione sia il terzo, assistiamo con Devil may cry 3 ad un vero e proprio ritorno alle origini sotto due aspetti.
Innanzitutto il team creativo, dopo la parziale delusione del secondo capitolo della serie, ritorna ad essere quello del primo ed immenso Devil may cry. Troviamo così una struttura di gioco sotto molti aspetti innovativa ma che comunque mantiene le caratteristiche fondamentali che hanno reso un capolavoro DMC.

Assistiamo anche ad un ritorno alle origini nella trama. DMC3 infatti, come recita il sottotitolo, è un prequel, ambientato prima dell’apertura della famosa agenzia di Dante.
La trama ripercorre gli eventi che hanno portato alla frattura tra Dante ed il suo gemello Vergil. La solita storia del fratello buono e di quello cattivo, dei Caino e Abele di turno, si veste qui di nuovi caratteri con il primo confronto tra il canuto Dante e la sua controparte malvagia.

Malvagia fino ad un certo punto; vittima egli stesso in prima persona delle macchinazioni di un misterioso personaggio, la tragica e triste figura di Vergil funge da contrapposizione allo spirito e alla sagacia di Dante, risvegliando l’alter ego demoniaco di quest’ultimo fino agli eventi che porteranno alla (presunta?) trasformazione di Vergil in Nelo Angelo.
Anche qui nella trama notiamo un taglio netto con i precedenti capitoli (anche se in fin dei conti la storia si ricollega al primo episodio), come già avvenuto in precedenza, quasi a significare il distacco con il passato.

Lo stile è tutto

Assistiamo ad una serie di novità fondamentali nel gameplay di questo gioco. Sempre conservando la combinazione di armi bianche e armi da fuoco, innanzitutto possiamo notare come gli oggetti in questione da utilizzare per randellare i nemici siano in numero molto più elevato. Oltre alle diverse tipologie di armi da fuoco, durante lo svolgimento della trama verranno rese disponibili guanti, nunchaku, diversi tipi di spade e perfino (si si, state leggendo bene) una chitarra!!! Starà a noi scegliere la combinazione più efficace. Ci saranno a disposizione due armi per tipologia da scegliere all’inizio del livello, o durante le pause alle solite statue del Dio del Tempo.

La vera chicca è la possibilità di dotare Dante di uno stile tra quattro diversi disponibili (più altri due sbloccabili durante il gioco); attraverso il tasto cerchio (nelle diverse combinazioni via via disponibili con l’evoluzione dello stile), verrà attivata l’azione-stile corrispondente in concomitanza con l’arma in dotazione, per un effetto spettacolare che assicura ore ed ore di instancabili combo.
Forse il più utile nella maggior parte dei casi si rivela lo stile Trickster, che dona a Dante molta agilità e delle velocissime tecniche di evasione, e che dimostra tutta la sua efficacia nella sfida contro i boss di livello. Lo stile Swordmaster conferisce delle spettacolari tecniche nell’utilizzo delle armi bianche, specifiche per ogni arma selezionata. Al contrario, il Gunslinger potenzia gli attacchi effettuati con le armi da fuoco grazie a raffiche potenti e colpi mortali. Infine il Royalguard trasforma la difesa di Dante in un baluardo inviolabile, forse troppo passivo ma comunque efficace.
Gli sviluppatori hanno creato un’infinità di colpi, tecniche e combo possibili affinché sia assicurata una discreta longevità ed un altissimo numero di combinazioni possibili.

Il miglior capitolo della saga?

Le evoluzioni degli aspetti tecnici sono impressionanti. Partiamo dalla sempre eccezionale colonna sonora, caratterizzata come sempre da elementi hard rock e da un ottimo doppiaggio, nonché di eccellenti effetti sonori durante le fasi di gioco, dalle combo di Dante alle agghiaccianti urla dei nemici.
L’introduzione della visuale gestita attraverso la levetta analogica destra rende gli ambienti di gioco ottimali durante i combattimenti e fa apprezzare appieno le ottime migliorie grafiche apportate.
Assistiamo difatti ad una grafica lineare, pulita, senza nessun tipo di bug e allo stesso tempo molto particolareggiata, dall’effetto dei colpi ai movimenti iperveloci dei personaggi. Gli ambienti sono curati nei minimi particolari, fa impressione addirittura la visuale della luna negli spazi a cielo aperto.
Le ottime cutscene, girate con la tecnica del motion capture, completano un comparto grafico senza alcun ombra di dubbio tra i migliori per PS2.

La longevità è assicurata grazie ai vari livelli di difficoltà disponibili, ai bonus ottenuti terminando il gioco ed alle solite missioni secondarie speciali, nascoste nei vari livelli. Solo a lungo si può notare un senso di deja vu ed una certa ripetitività nei meccanismi di gioco.

Sotto tutti gli aspetti ci troviamo di fronte ad un titolo dall’altissima valutazione, e sicuramente, complice anche l’evoluzione delle potenzialità delle console, Devil may cry 3 rappresenta il miglior titolo della saga, oltre che ad uno dei migliori titoli per PS2. Non resta che acquistare il gioco!

La nostra valutazione

Grafica  10
Giocabilità  10
Longevità  9
Sonoro  10

Valutazione complessiva: 9,5

Pro:
–   il miglior capitolo della saga
–   grafica e giocabilità ai massimi livelli

Contro:
-   ripetitivo alla lunga distanza

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