Gran Theft Auto: Liberty City Stories

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        Titolo:Gran Theft Auto: Liberty City
        Produttore: Rockstar
        Piattaforma: PlayStation 2
        Supporto: DVD x1
        Distributore: Take2
        Età: consigliata 12+
        Genere: Avventura
        Audio: Italiano
        Sottotitoli: Italiano
        Giocatori: 1
 

 

Approda finalmente su Ps2 il titolo della Rockstar Leeds progettato in origine esclusivamente per Psp.

Gioco dal prezzo non proibitivo e dalla longevità assicurata tipica della serie, GTA LCS è un titolo assolutamente da provare. Il successo di questo capitolo della saga Gran Theft Auto è testimoniato dall’uscita a breve di GTA: Vice city stories, ambientato come suggerisce il titolo nella città molto anni ’80 liberamente ispirata a Miami Vice, progettato sempre per PSP, ma sicuramente disponibile ad un’esportazione sulla console madre della Sony.

GTA LCS invece è ambientato a Liberty city, la città di GTA3 liberamente ispirata a New York, nel 1998, diversi anni prima dello svolgersi degli eventi di GTA 3.
Vestiremo i panni del mafioso Tony Cipriani, che nel terzo capitolo della saga ricordiamo come un italo – americano stressato e vessato dalle triadi cinesi che guadagnavano terreno e da una madre – arpia che non faceva altro che riprenderlo ed insultarlo.

Nel game Tony è appena rientrato dopo un esilio forzato lontano dalla città, ed ha bisogno di riacquistare la fiducia del boss Salvatore Leone e di sbarazzarsi dei rivali che nel frattempo hanno occupato i ranghi più alti della gerarchia mafiosa.

Tony si ritroverà ad affrontare le famiglie mafiose rivali, sindacalisti corrotti, nuove gang di stranieri in crescita, intrighi politici e commerciali, addirittura la sua stessa madre nel tentativo di scalare la vetta e diventare uomo di fiducia di Salvatore. Rivedremo il losco faccendiere Donald Love, i colombiani, 8ball, la triade cinese, gli yakuza, la tossica Maria e tanti altri personaggi che abbiamo imparato a conoscere nelle ore trascorse col gioco che ha cambiato per sempre la storia dei videogame.

Per tutti quelli che lo hanno apprezzato (e quelli come me che lo hanno apprezzato anche più del fin troppo longevo San Andreas) è emozionante tornare a scorrazzare per le vie di Liberty city, ampliata con delle nuove aree di campagna esterne ma fedele nelle linee essenziali alla mappa di GTA3.

La grafica è notevolmente migliorata. Mancano quasi totalmente sbavature e fenomeni di clipping, anche se il livello di definizione grafica risente leggermente della programmazione per la console portatile di casa Sony con un numero di poligoni inferiore, per esempio, a GTA SA.

E’ migliorata però la sensibilità del sistema di guida dei veicoli, più semplice e con un utilizzo eccellente della funzione Dual Shock, nonché la reattività della carrozzeria degli stessi, eccezion fatta per le motociclette. Ad ogni minimo colpo il telaio sarà scalfitto nel punto esatto dello scontro, e vetri e carrozzeria si adegueranno di conseguenza.

Altro piccolo difetto ereditato dalla trasposizione dalla Psp è la relativa brevità delle missioni: si tratta principalmente di missioni mordi e fuggi, che richiedono non più di cinque minuti ciascuna, studiate appunto per passare il tempo in compagnia della piccola console.
Questo però non intacca assolutamente la longevità del gioco, grazie ad una trama lunga, scorrevole e ricca di missioni, e la solita serie pressoché infinita di missioni secondarie tassista vigilante ecc.., salti unici, pacchetti speciali nascosti, con l’aggiunta delle corse di auto e moto clandestine e delle missioni Avenging Angels e Slash TV, del venditore di auto e moto, della missione Love media e chi più ne ha più ne metta….insomma tante e tante ore di gioco spensierato prima di poter concludere soddisfatti il gioco al 100%.

Impeccabile come al solito l’audio del gioco, con le voci dei personaggi e la solita sfilza di radio specializzate, dalla musica techno e dance a quella etnica, dalla stazione radio reggae al dj molestato dalle telefonate anonime in diretta, dalla radio revival a quella di informazione, ognuna con una programmazione da far invidia ad una vera radio.

Una curiosità: se capite l’inglese, fermatevi ad ascoltare le divertenti conversazioni del dj di Chatterbox con i suoi ascoltatori e gli esilaranti promo della società contro l’uso della tecnologia, che demonizza (ricordatevi che siamo nel 1998) l’utilizzo di internet.

Ho notato che le missioni sono strutturate principalmente sugli scontri a fuoco e sugli scontri in generale, in perfetto stile mafioso, e leggermente meno sulle missioni di guida. Cosa che semplifica notevolmente il game, dato che per tutti GTA non è famoso per la sua semplicità nel manovrare le vetture. A tal proposito, a differenza di GTA3 avremo a disposizione le moto, compresa la mitica e velocissima PJ 600, e le imbarcazioni.

La città virtuale alla quale siamo stati abituati anche stavolta non ci deluderà; e nonostante quanto possano dirne i benpensanti, ho trovato ottimo il prequel in questione: un buonissimo titolo per divertirsi e trascorrere tante ore di spasso, al di fuori di ogni schema predefinito. Forse più gradevole in versione portatile, ma comunque un gioco degno di nota.

La nostra Valutazione:
Grafica:7
Sonoro:9,5
Giocabilità:7
Longevità:9
Totale: 8

Pro:  longevo al massimo, tratto caratteristico della serie

Contro:  missioni brevi se paragonate agli altri capitoli

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