Persona 3


               

                Titolo: Shin Megami Tensei: Persona 3
                Piattaforma: PS2 
                Produttore: Koei
                Supporto: DVD X 1
                Età: 12+
                Distributore: Halifax
                Genere:  RPG
                Giocatori: 1-4
                Audio: Inglese
                Sottotitoli: Italiano

 

 

La serie Shin Megami Tensei è da sempre sinonimo di qualità ed innovazione nel campo degli rpg.  Dopo l’ottimo esordio su Psone, purtroppo ancor oggi inedito sul suolo italiano, e gli interessanti spinoff su PS2 e PSP composti da Digital Devil Saga 1 e 2, Lucifer’s Call e Demon Summoner, la serie principale di Megaten (così come viene definita oggi dai milioni di fan) affronta la sfida del nuovo capitolo della serie approdando su Ps2 con Persona 3.

La storia

E’ difficile da credere, ma il giorno è composto da 25 ore. Dopo la mezzanotte esiste la cosiddetta dark hour, una dimensione parallela abitata da degli esseri temibili e pericolosi conosciuti come Shadows. Non tutti sono capaci di vivere quest’ora alternativa, e i pochi in grado di farlo hanno la capacità di evocare degli spiriti, chiamati Persona, attraverso degli strumenti simili a pistole chiamati Evoker. 

    

Il nostro protagonista, al quale assegneremo il nome a nostro piacimento, si trova trasferito in un nuovo liceo e viene accolto in un dormitorio molto particolare. Tutti gli ospiti infatti sono in grado di stabilire un contatto con la Dark Hour ed evocare i propri Persona, e ben presto gli eccezionali poteri del protagonista gli garantiranno l’ingresso nei SEES, una squadra di giovani studenti la cui missione è ovviamente quella di sconfiggere una volta per tutte gli orribili Shadows. Nel corso del gioco i misteri e le relazioni passate e presenti dei personaggi si intrecceranno sempre più fino a generare una trama fluida e complessa, ma che tutto sommato non registra nulla di nuovo nel panorama video ludico.

Il gameplay

Molto innovativo è invece il sistema di gioco. Non ci riferiamo al sistema di combattimento, che in realtà non offre nulla di diverso rispetto ai classici JRPG a turni dove agli attacchi fisici vanno combinati gli utilizzi delle magie specifiche dei vari Persona utilizzabili, cercando di sfruttare ovviamente le debolezze nemiche. Piuttosto saremo sorpresi dal vedere che il gioco si sviluppa lungo un intero anno scolastico, dove il ritmo è scandito dai giorni della settimana, ma soprattutto che dobbiamo scindere il gameplay in due fasi distinte. La fase diurna, dove vivremo a scuola, dovremo rispondere alle interrogazioni, partecipare alle attività scolastiche e così via, e quella della dark hour, dove dovremo affrontare gli Shadows nel loro habitat, la torre chiamata Tartarus.Le due cose sono però strettamente collegate.

Le relazioni che stabiliremo durante il giorno, infatti, ci daranno la possibilità di sviluppare i Persona che utilizzeremo durante le battaglie ed accrescere i poteri derivanti dalle fusioni degli stessi.
Il nostro personaggio infatti è l’unico a poter utilizzare più di un Persona, e, tratto caratteristico della serie Megaten, potremo utilizzare i diversi persona per fonderli insieme ed ottenerne di nuovi più potenti e con poteri nuovi derivanti da quelli degli spiriti di partenza.
Le fasi di battaglia vere e proprie invece non dimostrano nulla di nuovo nel mondo degli RPG, proseguendo nel gioco acquisiremo casualmente nuovi Persona e tanti ne creeremo dalle fusioni, i turni di battaglia dopo un po’ sembreranno ripetitivi ma per fortuna le fasi di sim life ci permetteranno di spezzare la monotonia del sistema di combattimento.

Gli aspetti tecnici

Le fasi di gioco sono spesso spezzate da degli FMV realizzati in puro stile anime che si presentano ampiamente godevoli. Non possiamo dire lo stesso della grafica del gioco, ottima e sotto certi profili cartoonesca che però risulta penalizzata da dei modelli poligonali troppo scarni e sinceramente inaspettati per i livelli a cui siamo stati abituati dai giochi PS2 degli ultimi due anni. Forse anche questo contribuisce  a dare un’aria leggermente approssimativa alla realizzazione del gioco.
Un plauso invece ai realizzatori della colonna sonora, che mescola funky, rap, hip hop, temi tristi sottolineando perfettamente ogni fase di gioco ed in grado di rendere l’idea dell’evoluzione di quella che in fondo è una teenage story.

       

Conclusione

In conclusione Persona 3 si configura come un ottimo ed innovativo esperimento nel campo dei J RPG. Come già detto non apporta nulla di innovativo al sistema di gioco caratteristico della serie e dei giochi di ruolo in generale, che resta grosso modo quello classico. Apporta invece una notevole gamma di innovazioni sotto il profilo della combinazione gioco di ruolo a turni – simulatore di vita, che rende interessante e longevo il titolo in questione. Anche a costo di esser penalizzato sotto il profilo grafico.

La nostra valutazione
Grafica: 6,5
Longevità : 8
Giocabilità: 7,5
Sonoro: 8
Valutazione complessiva: 7,5

Pro:
molto longevo
trama interessante

Contro:
Graficamente troppo stilizzato
a tratti ripetitivo

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