Assassin’s Creed: Brotherhood

La saga di Assassin’s Creed e la leggenda di Ezio Auditore continua, la posta in gioco è il futuro dell’Italia ma anche quello del nostro futuro. Questa volta siamo nella città eterna, Roma….

La Scheda di Assassin’s Creed: Brothehood
Genere: Avventura/Azione
Sviluppatore: Ubisoft
Produttore: Ubisoft
Età: 18+
Giocatori: 1
Trofei: Si
On-line: si. 6-8
Risoluzione: 720p – 1080i – 1080p
Spazio HDD minimo:  3,2 Gb
Vibrazione/Sixaxis: Si/No
Audio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Supporto 3D: –
Supporto Playstation Move:
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Con buona probabilità titoli di un certo calibro hanno ben poche presentazioni da dover ricevere, ancora di più se si parla del diretto seguito di uno dei giochi che più ha piacevolmente impressionato noi videogiocatori, soprattutto gli italiani in grado di apprezzare ancor di più l’ambientazione nostrana.

Assassin’s Creed Brotherhood è proprio questo, un seguito bello è buono della storia di Ezio Auditore che si ritrova a dover concludere quello iniziato anni addietro fermando definitivamente i Borgia. Sembra così che Ubisoft abbia deciso di dare un appuntamento alla serie annuale non tralasciando però al contempo la qualità generale del gioco in attesa di vedere il vero terzo capitolo che probabilmente vedrà un nuovo cambio di periodo storico e location. Cercando di non anticiparvi troppo su ciò che si svolge in questo nuovo gioco della serie andiamo a vedere più da vicino i risultati finali raggiunti.

….. continua

Questo è in pratica il messaggio con il quale più o meno velatamente (si fa per dire!) eravamo stati lasciati alla conclusione di Assassin’s Creed II, la storia riprende esattamente da quel punto quindi nel cuore del Vaticano. Templari ed Assassini si scontrano così ancora per la conquista della libertà e del potere passando per le sorti del mondo intero, Ezio quindi si ritrova nella “Caput Mundi” con uno scopo ben preciso ovvero continuare la lotta contro l’Ordine  il cui potere sta notevolmente aumentando. In questo capitolo però si vede un protagonista segnato dagli anni, quindi più esperto e maturo ed è per tale motivo che questa volta è al comando di una fratellanza di Assassini che durante tutte le sue missioni lo supporteranno in qualche modo. La Roma in cui si svolgono gli eventi è una città non fiorente infatti la storia insegna che all’inizio del 16° secolo veniva considerata in declino e a far da padrone erano le città di Firenze e Venezia.

Era inoltre governata da tiranni corrotti, solamente in seguito le cose cambiarono ed in questo caso (ovviamente videoludicamente parlando) sarà grazie anche al nostro operato che tornerà a dire la sua sotto ogni versate, dal lato economico, dal lato artistico nonché da quello culturale. Si vede così nel corso del gioco una città che cambia sotto i nostri occhi ed il nostro operato, il Rinascimento italiano inizia così ad esplodere, mentre andiamo in giro passeggiando tra il Colosseo, il Campidoglio, le Terme e tutte le altre bellezze presenti.

Ad affiancare Ezio tanti altri personaggi tra cui qualche volto già conosciuto dal secondo capitolo, stiamo parlando di Leonardo da Vinci con le sue invenzioni ed amico fraterno, Niccolò Macchiavelli membro eminente della Fratellanza in grado di dare preziosi consigli ma anche di assegnare missioni, Copernico in delle esclusive missioni, i Borgia composti da Rodrigo, Cesare e Lucrezia come principali nemici. Non andiamo oltre per evitare di anticipare fin troppo il contenuto degli avvenimenti che si svolgono nel passato, sembra facile ma è davvero duro riuscire a non dire nulla di compromettente in modo da non svelarvi più di tanto.

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Come di consueto poi vi è la parte di ambientazione moderna contemporanea, più o meno perché ricordiamo il tutto si svolge nel 2012, di Desmond Miles in costante fuga dai Templari con l’obiettivo di scoprire dove attualmente si trova la preziosa e ricercata mela cercando di custodirla. Sarà anche questa volta tramite l’Animus 2.0 che rivivremo gli eventi storici con la novità della perfetta sincronia in grado di “farci venire in mente” ricordi sopiti.

Formula vincente non si cambia

Sicuramente il team ha optato per un sequel in grado di essere a tutti gli effetti un continuo talmente legato a doppio filo da ridurre ulteriormente la distanza dalla definizione di mero seguito. Ciò non è un male, mantenere la stessa struttura e gameplay che tanto abbiamo apprezzato non innoverà di certo ma non bisogna relegare ogni cosa alla inutile e sterile innovazione per proporre sempre qualcosa di diverso (ma poi possibilmente non di qualità), se una cosa merita è giusto continuare su questa strada. Tutta la modalità storia si dipana quindi ancora in un susseguirsi di sequenze genetiche con il consueto sblocco delle porzioni di mappa man mano che si procede con l’avventura oppure liberando dal controllo le zone e sincronizzando dall’alto delle torri. La visuale ed i movimenti sono identici a quelli del secondo capitolo ed è possibile arrampicarsi ancora una volta praticamente ovunque sfruttando anche la disposizione di travi e casse un po’ simili a quelle posizionate nelle città conosciute in passato di Venezia e Firenze.

Ciò che abbiamo fino ad ora detto però non vuol dire sostanziale immobilismo, qualcosa di nuovo viene introdotto nel già rodato meccanismo. Fanno così il suo esordio la possibilità di cavalcare anche all’interno della città nonché di (ri)giocare ogni sequenza genetica già completata, tanto relativamente a quelle principali quanto quelle secondarie, quando ci pare e piace selezionandola dall’apposito menù. Ciò permette di rigiocare facilmente ogni missione, questo perché è stato inserito un sistema di livello di sincronizzazione delle varie missioni, praticamente ogni volta sono presenti degli obiettivi tipo, se si rispetta quanto chiesto è come se avessimo rivissuto perfettamente come sarebbe dovuto essere il ricordo.

In questa ottica si spiegano così gli obiettivi di completare la missione entro un tempo stabilito, oppure riuscire a completarla senza farsi notare, assassinare l’obiettivo silenziosamente e via dicendo. La ricompensa per tanto sacrificio? Bonus, più precisamente altri ricordi da poter giocare venendo a conoscenza di ulteriori dettagli sulla vita di Ezio. Questo espediente risulta ben riuscito per tutti coloro che cercano anche un po’ di sfida oppure per coloro i quali vogliono godersi al massimo il gioco sfruttando questo fattore rigiocabilità. Inoltre la caratteristica peculiare di questo sistema è portare il videogiocatore ad affrontare pur sempre la stessa missione ma in maniera differente, se così la prima volta ci siamo gettati a capofitto nell’uccisione del bersaglio quando invece dovevamo sbarazzarci di lui silenziosamente ecco che si è, per così dire, costretti ad un approccio differente.

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Inoltre, se già gli obiettivi extra delle missioni che allungano notevolmente la longevità del titolo grazie al fattore rigiocabilità non vi bastano ecco tutta una serie di missioni aggiuntive come i contratti di assassinio, contratti dei ladri, dei mercenari, delle cortigiane o dei nemici templari in cui siamo impegnati a portare a termine l’obiettivo di turno. In esclusiva nella versione PS3 ci sono le missioni di Copernico (dovete semplicemente scaricare dal PS Store ed installarle) in cui si è impegnati a difenderlo, a consegnare lettere ed infine…. beh scopritelo voi!

A condire ulteriormente ci sono sempre i tesori nascosti per tutta la mappa, le bandierine dei Borgia e 10 piume. Trovarle tutte durante l’avventura richiederà molta pazienza, soprattutto se una volta finito il gioco non si acquistano le mappe con l’ubicazione ben precisa. Inoltre è anche possibile uscire dall’Animus 2.0 per girovagare per Monteriggioni e leggere le mail ricevute, ma solamente prima di aver completato il gioco in quanto dopo aver concluso l’avventura non è più possibile uscire da Roma.

Nerone e Leonardo

Sicuramente le missioni delle basiliche nel secondo capitolo sono state ben apprezzate dai videogiocatori, per variare un po’ ma senza offrendo il medesimo risultato sono stati inseriti i covi dei seguaci di Romolo, accessibili in apposite entrate segrete sparse per Roma, in cui son custodite le chiavi per aprire la tomba segreta. Proprio come per le basiliche a far da padrone in questi frangenti è il controllo del nostro personaggio nell’effettuare salti, arrampicate per trovare la giusta via, combattimenti contro chi ostacola il nostro cammino oppure lunghi inseguimenti. Queste sessioni spesso e volentieri sono lunghe ed appaganti, non troppo complicate da portare a termine se non per via del controllo della visuale da tenere in considerazione per effettuare i salti giusti, e sicuramente ancora più apprezzate dagli amanti dei platform che troveranno in questi meccanismi ciò che gli piace.

Come ben intuibile quelle illustrate fino ad ora sono delle missioni nuove ma fino ad un certo punto in quanto nel bene o nel male siamo stati abituati a giocarle negli altri capitoli della serie. Novità invece più corposa sotto questo versante sono quelle relative alle macchine belliche di Leonardo da Vinci che ancora una volta dimostra tutto il suo ingegno costruendo prototipi delle moderne armi. Purtroppo queste sono state però acquisite dai nostri rivali dei Borgia che hanno costretto il famoso Leonardo a lavorare per la loro causa, compito di Ezio quindi ritrovare i progetti e ovviamente distruggere anche i prototipi funzionanti allontanandosi temporaneamente da Roma per recarsi nelle location apposite. In questo modo si finisce per comandare simpatici prototipi di deltaplani, imbarcazioni da guerra nonché una specie di carro armato davvero simpatico. Il risultato finale è piuttosto buono per svariati motivi, inoltre in questo modo si varia dal fare sempre le stesse cose, si usano particolari aggeggi infernali e si visitano posti differenti.

Diamoci al restauro

Sicuramente ben sapranno i giocatori del precedente capitolo di cosa stiamo parlando, anche questa volta è stato inserito il sistema che ci vede intenti a ricostruire le strutture cadute in rovina investendo i nostri preziosi capitali. Con lo spostamento di tutta l’attività della famiglia Auditore nella nostra capitale si è introdotto un sistema ancora più affinato, non ci sarà più il dover andare ogni volta a Monteriggioni a prelevare il capitale. Inizialmente i pochi denari a disposizione non  consentono di svolgere chissà quale attività, con strutture il cui restauro costosissimo vi sembreranno quasi impossibili da restaurare facilmente,  però proseguendo con il gioco e con il tempo necessario a svolgere le missioni capiterà come il precedente episodio di avere ad un certo punto anche del denaro in più di cui non sapremo che farcene.

 Questo perché la rendita è come sempre subordinata ai 20 minuti di gioco ed alle strutture già restaurate, continuando con l’opera di ricostruzione di conseguenza aumenterà anche la rendita facendoci generare introiti sempre maggiori. Sono possibili i restauri delle classiche botteghe di fabbri, mercanti d’arte e tutte le altre già conosciute in AC2 con l’aggiunta del banco in grado di tenere tutti i nostri introiti e dei condotti di spostamento veloce all’interno della città di Roma nonché di tutte le strutture mastodontiche antiche della città come il Colosseo, L’arco di Tito, le Terme di Traiano (…e così via l’elenco è piuttosto lungo) a cui si aggiungono strutture “abitative” che possono diventare le sedi o i ritrovi delle fazioni dei ladri, mercenari o cortigiane. In realtà la situazione degli introiti ha una caratteristica peculiare basata sulla produttività, per quanto infatti il giocatore si sforza a restaurare strutture costosissime fondamentalmente la rendita generale aumenta notevolmente con l’apertura delle varie botteghe, che sono tra le altre cose ben meno costose, piuttosto che con gli edifici storici.

Detto in questo modo sarebbe tutto fin troppo semplicistico, si andrebbe così in giro per la città a restaurare subito le botteghe ed ottenere la rendita desiderata. Vi sono però 2 fattori che non permettono ciò in maniera così semplice, il primo è come sempre la non possibilità di accedere fin da subito alla totalità della mappa, il secondo è legato all’influenza dei nostri nemici nei diversi distretti di Roma. Ogni distretto infatti è direttamente controllato dall’influenza di un capitano nemico e della relativa torre adornata con tutti gli stemmi del casale, tocca a noi ovviamente liberarla uccidendo il capitano, arrampicarci nella torre e darci fuoco. Nonostante ci siano diversi livelli di difficoltà per eliminare questo fattore, è possibile infatti vedere la valutazione di difficoltà con le stelline, siamo sicuri non sarà poi così difficile portare a termine l’obiettivo prefissato per noi veterani della serie ma neanche per i neofiti. In caso di eventuale fallimento per fuga del capitano purtroppo si deve aspettare il cambio della guardi e relativo posizionamento di tutte le nuove guardie a controllo che avviene all’alba o al tramonto costringendoci di fatto a cambiare aria facendo altro, al contrario di quando veniamo uccisi in quanto possiamo riprovarci subito (e se siete furbi quando il capitano scappa e vi secca aspettare il suicidio è l’arma migliore)

Combattiamo per la Mela

Fino ad oggi siamo sempre stati abituati ad un Ezio in missione solitaria, impegnato a compiere assassinii per i più svariati motivi per raggiungere il sempre ed ultimo scopo. In questa nuova avventura il team di sviluppo ha pensato di approfondire ulteriormente il ruolo della confraternita degli Assassini facendoli diventare parte integrante del gioco e non soltanto un mero riempimento di trama con cui nei fatti poi si collaborava di rado oppure non nella nuova maniera concepita ad oggi. Ebbene questa volta ad accompagnarci nell’avventura ci sono anche i nostri adepti assoldati dopo essere stati salvati dai soprusi delle guardie Borgia e che entrano così nell’ordine degli Assassini per aiutarci e svolgere missioni in nostra vece. I nostri nuovi compagni non stanno fisicamente sempre al nostro fianco, bensì come ottimi seguaci che seguono quanto impartito dal maestro rimangono nell’ombra potremmo dire mentre in realtà sono a nostra disposizione e l’apposita barra indica quando sono disponibili per essere assoldati al nostro servizio. In questi casi tramite la pressione del grilletto possiamo richiamarli per sbarazzarci dei soldati di turno non destando l’attenzione direttamente su di noi.

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Durante l’avventura, liberando le zone dal controllo dei Borgia, possiamo assoldare un numero sempre maggiore di adepti e questo si tradurrà in più “complici” al nostro servizio fino ad arrivare al momento in cui con l’utilizzo di tutte e tre le barre a nostra disposizione possiamo chiamare la tempesta di frecce che ci sbarazzerà di tutti gli avversari grazie all’uso delle balestre. A dare ulteriore spessore all’intero sistema è presente un sistema ruolistico, attivando le classiche colombaie già viste per i contratti di assassinio è possibile infatti gestire gli adepti mandandoli in missioni per acquisire punti esperienza in modo da farli salire di livello e “spendere” i punti per i potenziamenti all’armatura o le armi, per un totale di otto potenziamenti (4+4). La scelta delle missioni da attribuire deve essere ponderata, ogni contratto ha un livello di difficoltà e permette di essere assegnato fino ad un massimo di cinque adepti, niente però di difficoltoso perché a venirci in aiuto vi è la percentuale di probabile successo in grado di farci capire in maniera intuitiva la situazione.

La struttura delle missioni rivela però praticamente un sostanziale immobilismo nelle meccaniche di gioco, non un male sia ben inteso però ancora c’è del lavoro da fare per migliorare i punti più controversi della produzione. Praticamente ancora una volta vi è solamente un unico livello di difficoltà che soffre tra le altre cose di una gestione dell’IA deficitaria in alcuni frangenti, i soldati in alcuni frangenti si rilevano assurdamente cecchini ma altamente fregabili di riflesso, smontando di fatto la loro credibilità (ad esempio ci vedono, ci dicono di fermarci ma immergendoci sottacqua si disinteressano totalmente di noi..). Ovviamente non mancano però decisi miglioramenti a tanti aspetti della serie tra cui l’aspetto legato all’unione delle varie missioni, in questo caso il sistema di spostamento rapido all’interno della città sopperisce ai tempi morti.

Proprio i combattimenti tanto migliorati ed apprezzati questa volta probabilmente subiscono un netto ridimensionamento perché tra contro-attacchi in grado di sbarazzarci di un nemico, colpi di balestra, colpi di pistola e rapide esecuzioni si finisce ben presto un conflitto facendoci spesso preferire affrontare i soldati piuttosto che tentare la fuga. Per fortuna sono presenti i soldati dotati di armi lunghe, armatura pesante oppure quelli più agili in grado di non subire facilmente i nostri colpi, questi ci portano ad allungare leggermente lo scontro ma non più di tanto, basterà infatti un bel calcio e poi scatenarci nel nostro attacco per metterli KO rapidamente.

Nel gioco il team ha in maniera piuttosto evidente puntato ancora una volta sul divertimento nonché sulla partecipazione del giocatore alla storia del gioco, questo perché morire francamente è piuttosto difficile tanto nei frangenti in cui commettiamo errori nei salti, dato che si muore solo da altezze incredibilmente folli, quanto nei combattimenti non molto difficili e ulteriormente facilitati dalla contemporanea possibilità di chiamare in aiuto i già citati adepti.

La bellezza di Roma

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Vedere ricreata una città del nostro paese ci ha entusiasmato tantissimo nel secondo episodio, figuriamoci se questo continuo non ha sortito lo stesso effetto. Esordiamo dicendo come l’effetto globale è stupendo, Roma è un vero piacere per gli occhi e le varie ambientazioni si diversificano in maniera convincente. Non mancano colonne, vegetazione, il fiume da “navigare” con imbarcazioni o a nuoto e le immense strutture storiche come Basiliche, chiese minori, Archi famosi e tanto altro ancora, il tutto godendo di un dettaglio qualitativo di primissimo livello e texture che non sfigurano minimamente. Unico difetto della produzione Ubisoft sotto il profilo grafico è la presenza di tearing e rallentamenti grafici del frame rate in più di una occasione, non in grado di minare minimamente l’esperienza globale del gioco ma ci saremmo aspettati dei miglioramenti rispetto al precedente episodio della serie. Nella nostra valutazione dobbiamo però considerare la vastità dell’ambiente su schermo, l’intera mappa è infatti caricata ed è possibile muoversi in tempo reale all’interno di qualsiasi porzione senza attendere un qualche caricamento che avviene solamente (super rapido tra le altre cose) quando ci si sposta utilizzando i condotti. Molto ben fatto inoltre il continuo ciclo giorno-notte, questo avviene in maniera graduale ed è stato curato nei minimi dettagli con effetti luce davvero stupendi.

Il comparto sonoro poggia ancora una volta le sue basi sul completo doppiaggio in lingua italiana precisamente come Asssassin’s Creed 2 ben gradito e di alta qualità. Inoltre vi è l’ormai apprezzata colonna sonora con i motivetti che rimangono nelle orecchie ed effetti sonori conosciuti ma piacevoli come sempre. Riproposti anche tutti quelli relativi ai combattimenti con le novità di quelli relativi alle armi belliche delle macchine di Leonardo ben fatti.

Assassini Online

La più grande novità della produzione è senza ombra di dubbio la “new entry” del comparto multiplayer online che debutta in assoluto per appassionanti sfide con tutti gli altri giocatori del globo. I team di sviluppo è riuscito a sviluppare una modalità di gioco piuttosto convincente arginando di fatto il fattore più importante della produzione che rimane chiaramente votata al comparto single-player. Come introduzione alla nuova modalità è presente un chiaro ed esaustivo tutorial per capire al meglio come funziona e fare un primo giro di allenamento. Le modalità di gioco non sono tantissime ma le partite riescono a divertire, inoltre salendo di grado con l’accumulo di punti che prevedono fino ad un massimo di 50 livelli si sbloccano nuove modalità di gioco, premi e abilità da utilizzare durante le partite. Il sistema delle partite si basa praticamente sul binomio Cacciatore-Preda, con i ruoli che si capovolgono o si mischiano per creare accese partite all’ultima uccisione  e all’ultimo punto da conquistare. In pratica, nella prima modalità subito disponibile, ogni giocatore ha una vittima da trovare ed eliminare ma a sua volta è anche preda e deve mimetizzarsi tra la folla o scappare, il tutto in realtà è piuttosto di semplice comprensione. Altre modalità di gioco sono quella a squadre in cui un gruppo nel 1° round è la vittima e nel 2° round invece sono gli assassini.

Il risultato finale è ottimo come il divertimento offerto anche perché nonostante le indicazioni su schermo individuare l’obiettivo non è sempre così semplice in quando pensate alla situazione in cui avete il bersaglio perfettamente mimetizzato tra altri 3 personaggi uguali, riconoscerlo è difficilissimo e si apre la strada a due possibilità, la prima è avvicinarsi rischiando di essere tramortiti se veniamo individuati dal bersaglio oppure quella più rischiosa è tentare una uccisione che nel caso fosse errata ci vedrebbe costretti alla ricerca di un nuovo bersaglio con conseguente “regalo” di punti all’avversario. L’attribuzione del punteggio durante le partite tiene in considerazione svariati fattori, riuscire a compiere uccisioni silenziose infatti fa guadagnare molti più punti mentre correre e farci individuare farà inevitabilmente calare lo score, stessa cosa avviene per uccisioni consecutive, queste daranno un bonus variabile, riuscire a fuggire inoltre ci fa guadagnare punti così come una perfetta mimetizzazione con conseguente uccisione di bersaglio errato. Il tutto si svolge in mappe piuttosto belle e ben congeniate, sono in totale 14 e di dimensione perfetta per partite godibili e non disperdere eccessivamente i giocatori totali presenti nella mappa (otto). Unica nota meno positiva è l’attesa per iniziare a giocare, a mio avviso fin troppo lunga visto il non grandissimo numero di partecipanti ad ogni partita, nonché qualche fenomeno di lag che ha causato morti assurde in quanto neanche il tempo di individuare il nostro inseguitore ci troviamo morti perché iniziamo a scappare ma in pratica già eravamo stati killati.

Conclusioni

Assassin’s Creed Brotherhood  è il seguito che tutti I fan della serie stavano aspettando, non delude per niente le aspettative, propone una buona dose di novità tra cui un divertente comparto multiplayer per allungare ulteriormente la longevità del gioco già ottima in singolo giocatore che porta via da sola 15 ore circa per la trama più ulteriori 10-15 per le tantissime missioni extra. Il team ha continuato chiaramente sulla linea del secondo episodio di cui questo gioco è il seguito diretto in attesa del terzo capitolo, non stando sugli allori e cercando di migliorare tanti aspetti controversi della loro produzione. Probabilmente il voto assegnato potrebbe essere inferiore per via dell’IA ancora migliorabile, la difficoltà troppo verso il basso ed il comparto grafico ancora deficitario nella sua stabilità di frame-rate e tearing nella versione Playstation 3 ma sinceramente il divertimento, la profondità delle meccaniche di gioco e della trama riescono ad appassionare il giocatore a tal punto da poter non tralasciare questi fattori ma rilegarli a qualcosa da sistemare in futuro senza penalizzare la grandissima qualità del titolo. La varietà delle missioni e le tante extra inoltre garantiscono ulteriore divertimento rendendo questo nuovo capitolo una certezza per i fan che sicuramente lo giudicheranno come il migliore della saga. In attesa del terzo capitolo sia ben chiaro…..

La nostra valutazione
Grafica: (9.0/10)
Sonoro: (9.5/10)
Longevità: (9.5/10)
Giocabilità: (9.5/10)

Valutazione complessiva: (9.5/10)

Pro Contro
Profondo, divertente ed appagante Qualche calo di frame-rate
Roma è incredibilmente bella Tearing ancora presente
Tantissime missioni secondarie IA soldati ancora migliorabile
Azione varia Fin troppo semplice….
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