Faery: Legends of Avalon

Focus Home Interactive arricchisce l’offerta dei giochi disponibili sul Playstation Network e questa volta lo fa con un gioco di ruolo che ci porta in un mondo magico. 

La Scheda di Faery: Legends of Avalon
Genere: GDR
Sviluppatore: Focus Home Interactive
Produttore: Focus Home Interactive
Età:
Giocatori: 1
Trofei: Si
On-line:
Risoluzione: 720p
Spazio HDD minimo: 1 Gb
Vibrazione/Sixaxis: Si/No
Audio:
Sottotitoli: Italiano
Supporto 3D: –
Supporto Playstation Move:
Topic di commento nel forum: -

 

Negli ultimi tempi sembrano un po’ cambiate le carte in tavola, nel senso che se l’inizio della corrente generazione di videogame ha visto una quasi totale assenza di giochi di ruolo, non possiamo dire che il trend sia continuato in quanto ultimamente abbiamo assistito al rilascio sul mercato di un buon numero di giochi ed altri di un certo nome pronti ad arrivare nei prossimi mesi. Inoltre i fan del genere ultimamente stanno godendo di svariati prodotti in grado comunque di garantire un elevato livello qualitativo.

Ad ampliare la scelta arriva così un il nuovo gioco di Focus Home Interactive che rilascia sul Playstation Network il suo RPG Faery: Legends of Avalon  con l’intento di trasportarci in un mondo magico e fatato, il tutto senza far “vedere” la sostanziale differenza tra un titolo da supporto fisico ed uno da Digital Delivery. Chi ben conosce il genere saprà benissimo quanto molto spesso trovare il giusto compromesso tra originalità e concretezza sia difficile, di come ormai la scelta del battle system sta iniziando a diventare sempre più complessa tra chi si divide sul classico a turni e chi sul moderno active time, nonché la sostanziale quantità di sotto quest e location da esplorare stanno diventando spesso più grandi del gioco stesso.

In questo mondo  in cui trovare il giusto equilibrio è probabilmente l’elemento più importante andiamo a vedere se il risultato finale riesce a mantenere le aspettative prospettate dal gioco.

Il magico mondo di Avalon

Il gioco è ambientato in un fatato mondo in cui la magia e gli esseri umani  sono da sempre stati in stretto contatto, ed è proprio questo rapporto che è il pilastro centrale di Avalon. Purtroppo però i tempi sono lentamente cambiati e tutti hanno iniziato a credere sempre meno nella magia, in questo modo però si è anche segnata la sorte del mondo magico che inizia così il suo lento declino andando incontro alla sua scomparsa totale.

Ovviamente il sovrano di Avalon non poteva rimanere a guardare, per tale motivo la scelta per sovvertire le infauste sorti del regno ricade sul risveglio di un glorioso guerriero, per la precisione il più valoroso nella sua storia. Portare a termine questa missione toccherà a noi che con il nostro personaggio (creato tramite l’editor) nel tentativo di riuscire nell’intento e salvare Avalon con le sue fantastiche terre evitando che scompaia per sempre.

Pronti alla missione

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Come lievemente accennato, all’inizio del gioco è possibile crearci il nostro personaggio sfruttando l’apposito editor messo a disposizione. La primissima scelta ci consente di scegliere se prendere i panni di un elfo o una fata e successivamente dedicarci alla vera e propria modellazione del personaggio a nostro personalissimo gusto, le opzioni presenti infatti sono abbastanza numerose e soddisfacenti, girovagando tra i vari menù per le modifiche del caso. Per i più pigri o chi non desidera così tanto realizzarsi il personaggio in maniera minuziosa è sempre possibile scegliere tra diversi set di personaggi già pronti per l’uso.

Superata questa fase di creazione siamo pronti per l’avventura e dopo un breve filmato in cui il nostro eroe/eroina si risvegliano si passa alle prime fasi di gioco vero e proprio. Queste fungeranno in pratica da vero e proprio tutorial per apprendere i fondamentali adottati in Faery. Il tutto si svolge nella prima isola ed è così che si apprendono i fondamentali del volo, visto che il protagonista è dotato di ali, affidati alla combinazione delle due levette analogiche. Con la levetta analogica destra si gestiste la telecamera facendoci in sostanza decidere dove andare, con la levetta analogica sinistra invece ci si muove in avanti, indietro o di lato.

Scambiamo quattro parole

Uno dei punti principali del gioco è sicuramente quello del dialogo, risulta infatti fondamentale chiacchierare di continuo con i vari abitanti del luogo da cui apprendere i dettagli delle varie missioni da affrontare di volta in volta. A condire un po’ la cosa il sistema di risposte multiple adottato, in questo caso possiamo liberamente decidere come far continuare il dialogo decidendo la risposta che darà anche le conseguenze del caso nell’interazione tra i vari personaggi del gioco. Nelle primissime fasi è possibile subito notare ciò in quanto la scelta tra approvazione o non approvazione è “suggerita” dai colori della risposta ed il vostro interlocutore immediatamente farà aumentare o meno il suo apprezzamento nei vostri confronti. La scelta effettuata dal team ricorda molto Mass Effect ma non solamente per l’impostazione di questo sistema di dialoghi bensì anche per l’aspetto grafico adottato per scegliere le risposte, vi è infatti una sfera circolare ai cui lati sono presenti le potenziali risposte tra cui poter scegliere.

Battle System

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La scelta del team di sviluppo sul fronte dei combattimenti è quanto di più classico potesse esserci ovvero un sistema basato sui turni, ogni volta quando tocca a noi è possibile scegliere le azioni da far eseguire al personaggio tra quelle disponibili che sono: Attacco, Attacco magico, Mosse di difesa, Oggetti. Il party può essere composto da un massimo di tre personaggi, come di consuetudine, con la possibilità di concatenare più azioni in base alla quantità di punti azione disponibili il cui totale però non supererà mai le tre unità. Niente quindi di particolare difficile o di non visto e possiamo scommettere che chiunque abbia giocato anche sporadicamente un GDR saprà benissimo districarsi tra i menù di selezione. All’inizio della nostra avventura ad ogni modo sono disponibili solamente alcune azioni ma già dopo le prime fasi si iniziano a sbloccare gli attacchi magici, un secondo slot di punti azione ed altre combinazioni.

In questo modo sarà possibile creare diverse soluzioni per avere la meglio sui nemici che ostacolano il nostro cammino di volta in volta, non che ogni combattimento risulti difficile, anzi sarà quasi impossibile una debacle visto l’alto numero di pozioni da poter utilizzare in qualsiasi momento, potendo concatenare cura e attacco risulta particolarmente facile non morire; inoltre a ciò si aggiunge il ripristino della salute ad ogni inizio di combattimento. Questo fattore ovviamente diventa un’arma a doppio taglio in quanto da un lato sicuramente aiuta tutti a portare a termine l’avventura e godersi il gioco, dall’altro però può rendere il tutto meno stimolante.

A vivacizzare leggermente il sistema di combattimento intervengono le abilità – resistenze di personaggi e nemici. Capita non di rado di dover affrontare un avversario, un boss, in grado ad esempio di avere un’alta resistenza agli attacchi fisici, o a quelli magici, o ad alcune abilità ben precise quindi sfruttare le diverse abilità dei compagni di squadra e capire le debolezze del nemico di turno risulta spesso determinante. Non che sia piuttosto difficile ma come detto ciò quanto meno ha il merito di ravvivare un po’ tutto il sistema ancorato forse ad un eccessivo immobilismo classico che potrebbe non piacere a molti abituati ormai a qualcosa di dinamico, questi giocatori infatti potrebbero accusare una  certa ripetitività di fondo ed etichettare gli scontri come lunghi e noiosi.

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Come in ogni buon gioco di ruolo che si rispetti non poteva mancare il sistema di sviluppo del personaggio basato sui livelli. In questo caso raggiungere un nuovo livello permette di poter sfruttare nuove abilità da aggiungere a quelle già in nostro possesso, andando però nel contempo anche a modificare l’aspetto finale del protagonista, nonché potenziare quelle eventualmente già acquisite come ad esempio quella di poter schivare più facilmente gli attacchi. Alcuni bonus sono però legati anche a mini missioni apposite per riuscire ad impadronirsi dell’oggetto necessario, questi però in cambio offriranno delle apprezzabili abilità o aumenteranno le nostre caratteristiche.

Sostanzialmente ciò và a spezzare la monotonia nel sistema di sviluppo del personaggio, non confinato solamente all’accumulo passivo di exp per aumentare di livello, permettendo al contempo di avere una grande libertà di scelta nel percorso evolutivo.

Continua?

Diciamo subito che Faery probabilmente costituirà solamente il primo episodio di altri in arrivo successivamente, diciamo questo perché la conclusione del gioco sembra davvero troncare un qualcosa di intero facendoci così immaginare che in concreto l’avventura continui oltre l’epilogo presente. Comunque per portare a termine questo gioco ci vogliono circa cinque ore che potrebbero aumentare di un paio nel caso in cui si affrontino anche le quest secondarie offerte in un discreto quantitativo. Queste ultime però oltre ad offrire qualche bonus in sostanza si rivelano come un banale modo per aumentare le ore di gioco non offrendo altri spunti al gioco se non quello di ricevere un trofeo da aggiungere alla vostra lista.

Uno sguardo più da vicino

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Sotto il profilo grafico la produzione di Focus Home Interactive può contare su un’ ambientazione piuttosto ispirata e nella sua globalità ben realizzata, in grado di sfruttare adeguatamente il cel-shading. Forse proprio la prima isola è quella meno soddisfacente come location, le altre invece risultano più curate ed originali adattandosi meglio al genere del gioco. Se questo punto possiamo considerarlo come un “alto” del gioco invece ci son anche dei punti bassi nel comparto grafico in quanto i vari modelli dei personaggi non giocabili e dei nemici risultano avvolte fin troppo ripetitivi o comunque non fanno sembrare il tutto piuttosto curato andando a penalizzare quanto di buono fatto con le ambientazioni. Altri effetti grafici presenti nella produzione sono di natura normale, ovvero senza qualcosa di rilevante che può balzare subito agli occhi attestandosi solamente nella normalità generale.

Il comparto sonoro poggia le basi su effetti sonori semplici, che fanno il loro sporco lavoro, uniti ad una colonna sonora in grado di riuscire ad immergere il giocatore in un mondo fatato, sembrerà veramente di trovarsi (giocare) nelle ambientazioni fiabesche. Peccato non sia presente alcun sonoro in nessuna lingua per i dialoghi ma questa è una precisa scelta fatta dal team.

Conclusioni

Faery: Legends of Avalon non è sicuramente il prodotto di punta del genere RPG e pensiamo che neanche il team di sviluppo mirasse a tale ambizione, ovviamente parliamo sempre di un gioco in digital delivery rilasciato sul Playstation Network. Detto questo possiamo dire che porta su schermo alcune delle caratteristiche classiche dei giochi di ruolo miscelate ad idee piuttosto originali, il risultato finale non è malvagio però visto il genere il tutto poteva essere un tantino più ispirato. La scelta di affidarsi alla grafica in cel-shading la valutiamo come una nota positiva, peccato che non sia presente alcun doppiaggio parlato non tanto in lingua italiana ma neanche in inglese (sulla scia dei vecchi gdr di una volta). In definitiva se fate parte della categoria degli amanti del genere piuttosto esigenti da un RPG, fareste meglio a pensarci bene prima dell’acquisto perché potrebbe non soddisfarvi, se invece vi piacciono i giochi di ruolo con un forte stampo fantasy, volete un gioco non troppo lungo senza aspettarvi il capolavoro e siete disposti a tralasciare sull’impostazione classica, ma anzi la rimpiangete, questo titolo fa per voi.

La nostra valutazione
Grafica: (6.5/10)
Sonoro: (6.5/10)
Longevità: (6.0/10)
Giocabilità: (7.0/10)

Valutazione complessiva: (6.5/10)
 

Pro Contro
   
Atmosfere Fatate Nessun doppiaggio vocale
Ambientazioni ispirate Come finisce?!
Adatto ai neofiti….. …….. insoddisfacente per i fan del genere
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