Fracture

                 Titolo: Fracture 
 
               Piattaforma: PS3
                Produttore: LucasArts
                Supporto: Blu-Ray Disc X 1
                Età: 18+
                Distributore: Activision
                Genere: Sparatutto
                Giocatori: 1
                On-line: Si
                Risoluzione: 720p 
                Spazio HDD minimo: 1973 Mb
                Trofei: -
                Vibrazione: -
                Audio: Italiano
                Sottotitoli: Italiano
                Supporto Sensore movimento
: -
                Gallery nel sito: Si (vedi)
                Topic di commento del forum

 

Direttamente da LucasArts,  abbinata molto spesso alla serie di Star Wars, arriva un nuovo gioco per le nostre console, questa volta però non si tratta della gloriosa saga bensì di uno scenario (e relativa storia) totalmente nuovo. Affidato al team Day 1 Studios, Fracture, si pone l’obiettivo di distinguersi leggermente dalla massa di sparatutto in terza persona futuristici puntando sulla caratteristica di poter sfruttare la deformazione del terreno creando avvallamenti o rialzi tramite l’uso di un’arma fantascientifica affidata al nostro protagonista.

Un futuro diviso

La storia narrata ci porta nel futuro, precisamente negli anni oltre il lontano 2100 quando il riscaldamento del pianeta ha portato i disastri dell’innalzamento del livello degli oceani. Nel frattempo l’uomo però ha sviluppato un meccanismo per difendersi dal gravissimo problema creando una tecnologia in grado di deformare la struttura del terreno ma se da una parte ciò ha portato alla salvezza da un’altra le conseguenze di anni di utilizzo ha prodotto dei risultati inattesi. Ambientato in Nord America, ci viene mostrato un paese diviso a metà e logorato che ha portato alla creazione di due fazioni, la prima è quella degli abitanti dell’est (chiamati “Alleanza”) convinti che il futuro sia il costante sviluppo tecnologico, la seconda invece è quella degli abitanti dell’ovest (la Repubblica Pacificana) sostenitori della ricerca genetica e della modificazione del genoma umano come unica possibilità di sopravvivenza.

Il conflitto e la formazione delle due fazioni avviene quando il Presidente degli Stati Uniti dichiara un reato modificare il genoma umano ed effettuare ricerche scientifiche in tal senso, così i Pacificani si proclamano indipendenti e dichiarano guerra all’Alleanza.
In questo contesto il nostro protagonista Jet Brody, appartenente all’Alleanza, si ritrova a svolgere una serie di missioni per contrastare i pacificani e catturare il generale della fazione opposta, Sheridan, legato a doppio filo con la fazione genetista anche per via della figlia gravemente malata a cui spera di trovare una cura per salvarla. 

  

Proiettili, Granate tettoniche e ….. deformazione terrestre

L’impostazione del gameplay è fondamentalmente quella dei classici giochi in cui c’è da sparare ad ogni cosa che minimamente si muova, prendendo da altre produzioni qualche piccolo spunto, con l’aggiunta di un elemento, quello della possibilità di modificare il terreno, in grado di variare il modo di approccio agli scontri con i soldati nemici. Il fuoco tradizionale dei vari fucili è affidato al trigger destro (R2), con quello sinistro invece è possibile lanciare una tipologia delle quattro granate disponibili precedentemente scelta tramite la croce direzionale, la X è assegnata al salto, il cerchio ad attacchi corpo a corpo ed il triangolo allo scatto. Ai due tasti dorsali L1 e R1 è assegnata la caratteristica del gioco, l’uso del deformatore terreste dal nome “Trinceratore”, possiamo così innalzare o abbassare il terreno per poterlo sfruttare a nostro vantaggio come ad esempio crearci un riparo dal fuoco nemico, sbalzare le difese nemiche e tante altre possibilità.

Generalmente però l’uso di questa caratteristica è relegata ad al compimento di altri obiettivi piuttosto che al combattimento vero e proprio, infatti risulta più importante per raggiungere piattaforme elevate o scavare passaggi per attraversare tubi sotterrati. Ma anche le granate offrono qualche effetto particolare, quello più d’impatto è quello dell’innalzamento di una colonna per riparare ad esempio un ponte caduto che deve essere risollevato. Questa implementazione atta a far risolvere degli enigmi elementari (disattivare accumulatori, impianti schermati ecc… ) risulta fin troppo esigua ma riesce ugualmente nel suo scopo. Vi è inoltre una sessione a bordo di un veicolo in cui sarà necessario usare la deformazione terrestre per proseguire, nulla di particolarmente eccezionale ma riesce a spezzare la ripetitività.

A sostegno della nostra missione però non avremo solo questa particolare arma ma anche altre ben più utili dal punto di vista sostanziale, ovvero, quello dell’eliminazione dei nemici. Oltre le classiche mitraglie ci sono anche interessanti armi futuristiche; la più ispirata ci è sembrata quella che fa viaggiare i suoi razzi sottoterra pronti ad esplodere a nostro comando sia perché ben si intona con il concept del gioco, sia per gli effetti visivi che và a provocarne l’uso. Con noi però possiamo portare solamente 2 armi, precisamente come avviene su altri videogame famosi, con il nostro trinceratore sempre disponibile in ogni caso. Gli scontri con i nemici sono sembrati sempre particolarmente divertenti e visivamente di impatto grazie ai fattori sopra descritti ma di base si potrebbe accusare poca diversificazione in quanto, salvo qualche rara occasione, ci saranno sempre due tipologie di avversari, quella con fuoco a mitragliatore e quella con fucili pesanti.

La ripetitività non viene spezzata quindi con nemici vari ma neanche con una intelligenza artificiale che pur si comporta discretamente ma non è particolarmente affinata, spesso per eliminarli basterà correre verso di loro e stenderli con due attacchi corpo a corpo oppure, mitragliati, non cercheranno riparo bensì rimangono a subire i colpi senza cercare di mettere in atto qualche strategia efficace d’attacco, cosa che accade davvero di rado, che potrebbero fare visto il loro, solitamente, elevato numero che comunque garantisce un livello di sfida abbastanza soddisfacente. Nonostante ciò il gioco scorre piacevolmente grazie alla sua struttura che ci proietta in questa avventura futuristica ed anche per le varie trovate degli sviluppatori di cui abbiam accennato precedentemente. 

Occhio al terreno

Sotto il profilo grafico il risultato complessivo è abbastanza buono mostrando alcuni punti di forza ma anche qualche lato debole.  Gli ambienti realizzati oscillano, alcuni davvero ben curati e di impatto (in particolare le strutture futuristiche) mentre altri scricchiolano con un complessivo impatto non eccezionale. Gli effetti grafici presenti come quelli luce e particellari sono buoni ma abbiamo potuto notare qualche calo di frame rate nel motore grafico realizzato dagli sviluppatori in alcuni frangenti di affollamento dello scenario di gioco ma soprattutto quando si raggiunge un checkpoint e si attiva l’autosalvataggio dei dati in cui risulta particolarmente evidente l’attimo di freeze dell’immagine.

  

Un elogio và dato per la realizzazione del terreno, caratteristica principale che ha goduto di un occhi di riguardo, davvero ben fatto con effetti di innalzamento/abbassamento di buon impatto visivo anche grazie a buone texture. Il modello poligonale del protagonista è stato curato maggiormente rispetto a quello dei nemici che possiedono anche delle animazioni non molto diversificate. Il comparto audio può contare su un buon assortimento di effetti di armi,esplosioni ed alcuni brani musicali di ottima qualità, soprattutto quello principale. Il gioco vanta anche il doppiaggio in lingua italiana ma la scelta effettuata nelle voci non sembra azzeccatissima anche per via della espressività ma è pur sempre gradito. 

Giochiamo Online

Terminata la modalità single player che si gioca in circa dieci ore, come ormai la media dei giochi del genere offre, arriva il momento di catapultarci nella grande rete in cerca di sfide nel globo contro avversari comandati da esseri umani. Si può prendere parte a partite fino ad undici giocatori in otto mappe, riprese dallo scenario principale, nelle classiche modalità presenti solitamente cioè death match, cattura la bandiera ecc.. Vi è inoltre una inedite modalità di gioco denominata “scavo” in cui i giocatori vengono stimolati ad usare maggiormente la deformazione del terreno, si deve infatti far uso obbligatoriamente delle granate di deformazione per conseguire i vari obiettivi. 

Conclusioni

Fracture cerca di variare il genere classico degli sparatutto proponendo delle meccaniche di gioco leggermente differenti con l’introduzione di un elemento fondamentale quale il terreno che dovrebbe ricoprire un ruolo maggiore ma in realtà l’incidenza non è apparsa molto decisa. Gli scontri infatti posso proseguire quasi sempre senza far ricorso al trinceratore che è stato relegato più alla risoluzione di semplici enigmi o al raggiungimento di piattaforme elevate. Fondamentalmente il gioco soffre di una certa ripetitività e linearità ma grazie ad alcuni espedienti si è riusciti ad arginare un po’ questo fenomeno anche con un livello di sfida soddisfacente anche a difficoltà non elevata. Tecnicamente il titolo si è mostrato abbastanza valido nel comparto grafico, con le deformazioni terrestri in primis, e soddisfacente in quello sonoro. Senza alcun dubbio ci si aspettava qualcosa di più incisivo e rivoluzionario ma nonostante ciò il gioco riesce a divertire e soddisfare chi non è troppo intransigente e cerca qualcosa di originale con cui trascorrere un po’ di tempo.

La nostra valutazione
Grafica 8,0
Sonoro 8,0
Giocabilità 7,5
Longevità 7,0
Valutazione Globale 7,5

Pro
Deformazione del Terreno
Buon comparto tecnico

Contro
Leggermente ripetitivo
Qualche calo di frame-rate

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