Killzone 3

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Vi consigliamo però di giocarlo fin da subito a difficoltà elevata, il livello soldato d’elite si sblocca dopo aver finito la prima volta la campagna, se siete abituati a giocare con il genere, situazioni frustranti non ce ne sono tante ed il tutto risulta maggiormente godibile, bisogna così impegnarsi il giusto per portare a casa la pelle e la soddisfazione aumenta di sicuro dato che non basterà così un colpo per far piazza pulita. Questo anche perché inoltre dopo aver subito dei colpi “letali” per noi non è detto che l’azione si concluda, il nostro fido compagno se possibile ci aiuterà rianimandoci e poter continuare a mietere vittime. Ovviamente per evitare di abusare della funzione il team ha inserito un apposito sistema penalizzante, primo fra tutti quello dell’impossibilità di rianimazione se si è praticamente troppo esposti al fuoco nemico o lontani ed in questo caso sentiremo dirci dal partner di essere impossibilitato a raggiungerci, secondariamente questo sarà limitato ad un paio di esecuzioni dettate dal tempo (e pensiamo anche dai danni) in quanto poi capita di sentirsi dire di aver ormai ricevuto troppi danni o di non esserci più niente da fare.

killzone-3-8Sguardo ravvicinato

Passando ora in rassegna il comparto grafico possiamo sicuramente riscontrare un livello altissimo raggiunto da questa produzione, proprio come detto e promesso. Non è possibile rimanere impassibili dopo le prime schermate di gioco, si capisce fin da subito il livello tecnico raggiunto e la cura mostruosa riposta dal team di sviluppo con Killzone 3. Tutte le ambientazioni sono risultate curate, con la presenza di un alto numero di elementi in movimento, detriti vari anche di strutture o mossi da esplosioni o ancora dal vento. Le animazioni dei personaggi inoltre sono davvero ottime anche se in un numero purtroppo ristretto anche a causa di una tipologia di nemici sostanzialmente ridotta ad un numero esiguo. I filmati sono a dir poco spettacolari; questi infatti godono di un ulteriore passo in avanti, qualitativamente parlando, e qualcuno vi sorprenderà quando sostanzialmente vi farà capire di essere stato fatto praticamente con la grafica ingame senza che voi aveste potuto sospettarlo. Ciò che sicuramente lascia ben impressionati in positivo è la grande fluidità con cui tutto scorre, si muove e gira sulla nostra Playstation 3.

Il comparto sonoro poggia le basi su un buon numero di effetti sonori e musiche orecchiabili anche se in questo caso non si riesce a raggiungere le vette come nel caso del comparto grafico. Segnaliamo la presenza del totale doppiaggio in lingua italiana, buono nonostante qualche piccola imperfezione nell’accoppiamento delle animazioni ma sicuramente apprezzato tantissimo dai giocatori.

Spariamo in compagnia

Prima di passare a parlare della parte multiplayer online dobbiamo necessariamente soffermarci su quella offline. Killzone 3 offre la possibilità di affrontare l’intera campagna single-player anche in cooperativa, questa però è considerata come se fosse una seconda campagna separata quindi nel caso si volesse giocare con qualcuno si deve necessariamente iniziare da zero o continuare dove avevamo lasciato nelle nostre precedenti partite in compagnia. Vi è inoltre la Zona di Bot, in pratica è possibile scegliere precisamente tra le modalità di gioco online e le relative mappe sostituendo tutti gli avversari umani con Bot comandati dal computer, fino ad un massimo di 16 giocatori contemporaneamente.

killzone-3-21Per quanto concerne il reparto online le mappe presenti sono 8 ma non tutte sono disponibili in tutte le modalità che sono un totale di 3: Guerrilla, Operazioni e Zona di Guerra. La prima modalità di gioco non è niente più della classica battaglia deathmatch a 24 giocatori; le mappe a disposizione in questo caso scendono a 5 adattandosi bene alla modalità ed alle classi disponibili. La modalità Operazioni, prevista in sole 3 mappe, prevede il compito di portare a termine determinati compiti in multi giocatore, sono quindi due le squadre presenti. Vi sono così gli attaccanti con gli obiettivi da raggiungere o distruggere ed i difensori in rado di fare resistenza e poter capitolare per un massimo di 2 volte prima di subire la totale sconfitta. Infine vi è la Zona di Guerra, probabilmente (direi meglio senza dubbio) quella migliore dell’intera offerta in 6 diverse mappe, in cui ogni fazione ha degli obiettivi da raggiungere oltre la semplice uccisione; questi sono variabili e spaziano dal classico massacro alla ricerca, alla distruzione, alla difesa e via dicendo.

Durante le varie partite non ci sono stati problemi di connessione o ritardi, tutto scorre molto fluidamente facendo beneficiare il giocatore di una esperienza impeccabile sotto questo punto di vista.
Il sistema di progressione prevede la possibilità di accumulare punti da spendere per sbloccare nuove abilità o potenziamenti. Ogni classe infatti prevede delle abilità ben precise mentre le armi primarie e secondarie possono essere potenziate fino a tre volte, accumulando i quantitativi richiesti si riesce quindi ad accedere progressivamente a tutti gli upgrade.
Le classi disponibili sono ben cinque e prevedono ognuna un proprio distinto sviluppo. Vi è l’ingegnere con armi a media distanza ma con elevata quantità di munizioni , l’immancabile cecchino letale dalla distanza ma con il problema di evitare di esser individuato, l’infiltrato con la peculiarità di essere molto resistente ai colpi e prediligere lo scontro ravvicinato, il tattico dotato di abilità in grado di individuare nemici ed essere supportato da un drone, ed infine il medico in grado di curare i compagni direttamente o tramite un drone. Questa varietà sicuramente offre una scelta piuttosto ampia garantendo al contempo possibilità di cambiare in qualsiasi momento la propria esperienza di gioco rendendola più appagante.

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Killzone 3 & Playstation Move

Quando Sony e Guerrilla Games annunciarono il supporto del gioco al Playstation Move in tanti si chiedevano come sarebbe stato possibile fare in modo che uno sparatutto così concitato potesse adattarsi ad una periferica potenzialmente compatibile ma che fino ad oggi si è solitamente mossa su ambienti appositamente costruiti e maggiormente linearizzati.

Per poter sfruttare appieno l’esperienza di tal genere non è però sufficiente un Move, viene infatti richiesto il controller per potersi muovere all’interno delle mappe. Questo è possibile deputarlo al classico Dualshock3 dato l’uso fondamentale della sola levetta analogica sinistra ma sinceramente risulta più bello e godibile affidare la mano sinistra al Navigation Controller, prima del lancio del gioco devo dire sinceramente introvabile, appositamente creato per essere sfruttato con il Move.

Per massimizzare l’esperienza di gioco il team ha inserito diverse opzioni per regolare perfettamente la sensibilità al movimento, vi è infatti una zona morta in cui muovendosi liberamente la telecamera non viene mossa mentre i bordi vengono deputati allo scorrimento orizzontale e verticale. Questa zona può essere da voi estesa o ristretta in base alle necessità o sensibilità specifiche. Sinceramente le prime fasi di gioco sono davvero ostiche quindi serve un po’ di pratica per prendere dimestichezza con questo binomio. In supporto arriva anche una gradita opzione che aiuta per il lock del nemico.

Ebbene vedendo il risultato finale si può dire che il primo gioco del genere ha centrato l’obiettivo e sicuramente i possessori di Move troveranno in Killzone 3 quello lecito da aspettarsi dalla combinazione telecamera e motion controller. L’unica vera cosa richiesta è un po’ di pazienza perché ci vuole un po’ di duro allenamento per diventare più bravi rispetto all’uso del classico controller.

Conclusioni

Killzone 3 riesce a mantenere le promesse che tutti i giocatori si aspettavano dal duro lavoro del team Guerrilla in grado di offrire una simile esperienza di gioco con un tempo di sviluppo decisamente ridotto rispetto al passato e migliorato in tantissimi aspetti. Il comparto tecnico rappresentava sicuramente quello più sotto osservazione da parte degli incalliti della grafica, sicuramente in movimento è maestoso e si potrà dibattere sicuramente se è il migliore in assoluto su PS3 andando però inevitabilmente in un discorso meno oggettivo e più personale nel gradimento generale. Ciò che rende lo sparatutto fra i migliori vi è sicuramente anche la varietà dell’azione di gioco in grado di non far annoiare il giocatore ed in generale l’esperienza video ludica che tiene incollati nella campagna per circa 8 ore di gioco. A condire il tutto anche il versante multiplayer locale ed online, non dotato a dire il vero di tantissime modalità ma con la zona di guerra in grado di non far sentire più di tanto la mancanza di decine di inutili modalità alle quali magari nessuno gioca.

La nostra valutazione

Grafica:       (10/10)
Sonoro:       (8.5/10)
Longevità:  (9.0/10)
Giocabilità: (9.5/10)

Valutazione complessiva: (9.5/10)

 

Pro Contro
   
Graficamente mostruoso Ne vogliamo ancora
Azione di gioco varia Sonoro da migliorare
Interessante per il PS Move Co-op online assente
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