Rage

I ragazzi del team Id Software, creatori di Quake e Doom , tornano sulla scena con una nuova produzione per tornare alla ribalta della scena … … … … … … … … …

La Scheda di Rage
Genere: Sparatutto FPS
Sviluppatore: Id Software
Produttore: Bethesda
Età: 18+
Giocatori: 1
On-line: si
On-Line Pass: no
Risoluzione: 720p – 1080p
Spazio HDD minimo:  8 GB
Vibrazione/Sixaxis: Si/No
Audio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Supporto 3D: –
Supporto Playstation Move:
Trofeo Platino: Si

 

I creatori di Quake e Doom, i ragazzi del team di sviluppo Id Software, ritornano sulle nostre console con un nuovissimo progetto, Rage, un gioco totalmente nuovo in grado di entusiasmare fin dalle prime immagini mostrate durante le varie fiere dedicate al mercato dei videogame. Lo sparatutto in prima persona (FPS) di casa Id Software è ambientato in uno scenario post-apocalittico, niente di quindi dal punto di vista narrativo di sconvolgente sembrerebbe eppure ha sorpreso per l’incredibile livello qualitativo del comparto grafico e fluidità dell’azione di gioco, sintomo del lavoro certosino fatto dal team per riproporsi a grandi livelli.

Le promesse di puntare molto sulla longevità single player, in un tempo di magra sotto questo fattore per quasi tutti i rappresentanti del genere, sicuramente fanno ben sperare per tutti coloro i quali oltre a godersi un corposo versante multi giocatore ricercano anche una campagna in grado di soddisfarli appieno. Inoltre le prospettive sono anche di vedere qualcosa di leggermente diverso dai classici giochi del settore, le fasi classiche di sparatutto si dovrebbero mescolare a libertà di esplorazione e sviluppo del giocatore. Sarà riuscita la casa texana a mantenere fede alle aspettative con Rage?! Scopritelo continuando a leggere la nostra recensione…

Ci perdiamo la storia?

Rage - 4Il team di sviluppo in questione ha da sempre avuto come tradizione quella di non puntare molto sul versante della trama, bensì concentrarsi direttamente sulle fasi di gioco vere e proprie, considerate il fulcro sostanziale per decretare il successo o meno della produzione. Nonostante questa vera e propria filosofia, sintomo anche di come i tempi cambiano, in questa nuova produzione la software house ha deciso di dedicarsi un po’ di più sull’incipit narrativo proponendo (o almeno cercando di proporre) per l’occasione qualcosa di interessante nonché originale.
Le vicende vedono così il genere umano a rischio di sopravvivenza dopo lo schianto dell’asteroide Apophis a causa delle devastazioni climatiche indotte da questo evento catastrofico. Per tale motivo viene dato inizio ad un progetto criogenico chiamato Eden, in sostanza vengono create tantissime strutture in cui persone vengono messe in criogenesi, sfruttando una tecnologia di ibernazione che sfrutta i “nanotriti” iniettati dentro il corpo, con la speranza di sopravvivere e risvegliarsi molti anni dopo in condizioni all’uomo più favorevoli. Le Arche, così come si chiamano queste strutture di ibernazione, purtroppo sembrano non aver funzionato a dovere per una serie di motivi ed è così che il nostro protagonista viene risvegliato improvvisamente dal suo sonno scoprendo essere l’unico sopravvissuto della sua Arca.

Dopo 106 anni, appena uscito viene a scoprire che il mondo non è affatto rimasto fermo come si pensava, sono infatti presenti altre persone organizzate in clan e fazioni. Il mondo esterno però non è rose e fiori, la lotta per la sopravvivenza ha spinto questi gruppi a chiudersi ed a lottare per non morire, con l’inevitabile formazione anche di gruppi moralmente deprecabili di predoni pronti ad uccidere senza scrupolo e derubare per propri fini egoistici. Iniziano così le prime fasi di gioco in cui si è impegnati dapprima a sopravvivere, successivamente a procurarsi il necessario per la nostra comunità fino ad arrivare alla conoscenza di un’organizzazione militare che vuole riportare l’autorità nei territori schiacciando tutti gli oppositori imponendo un regime totalitario.

La trama del gioco si dipana quindi in un susseguirsi di missioni da portare a termine per evitare un regime catastrofico, con però l’assenza di altri elementi più profondi oltre i dialoghi con tutti i personaggi presenti in gran numero all’interno del mondo di gioco. Sono infatti assenti cut-scene o momenti narrativamente importanti e dobbiamo dirlo, purtroppo ciò si sente inevitabilmente proseguendo con il gioco.
I presupposti per una storia degna di nota c’erano tutti ma il team conferma la sua fama, relegando il tutto ad un mero contorno della propria produzione, un vero e proprio peccato perché con un piccolo sforzo in più sotto questo versante avrebbe contribuito ad innalzare ancora di più il livello qualitativo della produzione offrendo al giocatore un senso di immersione maggiore.

Rage - 6Tempo di sparare

L’offerta video ludica è fortemente incentrata su un gameplay leggermente differente dagli sparatutto presenti nel mercato, questo un FPS in cui l’azione di gioco non ci vede impegnati ad andare avanti fino al successivo checkpoint uccidendo qualsiasi cosa si muova sullo schermo. Non che anche in questa occasione si stravolga totalmente il genere, al contrario potremmo anche dire come sostanzialmente siamo di fronte ad uno sparatutto in prima persona piuttosto classico, ma la differenza rispetto ad altre produzioni la offre la possibilità di muoversi liberamente nelle zone delle lande, affrontare predoni e dedicarsi allo svolgimento di missioni secondarie a nostro piacere.
In questo modo viene anche inserita la possibilità di raccogliere una serie di elementi per guadagnare soldi indispensabili per comprare altri oggetti, armi e via dicendo nonché la possibilità di creare altri elementi più rari. Ciò inevitabilmente spinge anche il giocatore a saccheggiare tutti i corpi dei nemici o girovagare per gli ambienti in modo da reperire munizioni e soprattutto oggetti preziosi per guadagnarci successivamente i migliori potenziamenti disponibili.

Ad ogni modo la componente centrale è la classica di ogni sparatutto degno di nota, bisogna avere un obiettivo, puntare e fare fuoco a volontà contro ogni nemico pronto a sbarrarci la strada. Il tutto in un mondo pieno di strutture in rovina, i resti di una florida civiltà ormai in rovina dopo gli eventi catastrofici di cui abbiamo parlato a proposito della trama. Arriviamo così ad accettare ed affrontare le diverse missioni principali una dietro l’altra e notare la differenza rispetto alle possibilità offerte dal girovagare alla ricerca di gustosi extra. Questo rivela quindi una doppia struttura del gioco, da un lato una libertà di affrontare a piacere la mappa e missioni secondarie, dall’altro una struttura piuttosto lineare delle missioni principali. Ciò si nota soprattutto in quanto spesso affrontando una missione ci si ritrova in zone in cui non è neanche presente la mini mappa e l’azione di gioco si svolge a senso unico in stile molto tradizionale, ad esempio ci si ritrova in un garage per reperire dei materiali e si dovrà andare avanti uccidendo i vari nemici fino al raggiungimento del nostro obiettivo. L’azione diventa quindi in questo caso celatamente libera, nelle città si reperisce la missione, ci si muove con il veicolo verso la zona obiettivo, si scende e si inizia la vera e propria missione uccidendo i nemici.

Una nota particolare, dato che non si è soliti parlarne nelle nostre recensioni, spetta al sistema di Checkpoint e salvataggi durante l’incedere della nostra campagna. Questo sistema inserito è infatti piuttosto atipico, consente al giocatore di salvare in qualsiasi momento oppure di basarsi sul classico sistema di checkpoint per ricominciare a giocare nel caso si muoia. Ebbene, proprio questi ultimi sono collocati in maniera piuttosto strana ed incomprensibile, se si muore capita di ritrovarsi a riprendere anche in un momento antecedente le diverse missioni che si stavano compiendo…. una cosa talmente assurda da costringere di fatto il giocatore a salvare manualmente ad intervalli regolari non appena capisce come non si possa contare su ciò che solitamente è presente in ogni gioco.
La campagna singolo giocatore alla fine si dimostra divertente, appagante ed anche decisamente lunga con circa 15 ore per portarla a termine con altre ore extra se ci si dedica a completare anche le quest secondarie.

Rage - 7Il vero neo può essere trovato nella ripetitività che inizia a farsi sentire verso la fine del gioco ma bisogna pur ricordare come questo sostanzialmente è uno dei problemi che affligge probabilmente la maggior parte degli esponenti del genere. Forse il team ha puntato molto sulla presenza di alcuni elementi particolari, delle missioni secondarie ed una serie di competizioni sui veicoli per variegare l’azione di gioco, il risultato non è male riuscendo però solamente parzialmente per via di un mancato ulteriore approfondimento di questi versanti di gioco. Nonostante questo però và indubbiamente sottolineato il grande livello qualitativo raggiunto nell’offerta video ludica rendendo di fatto un grande gioco questa produzione.

Per portare a termine la campagna ovviamente abbiamo una barra della salute invisibile, più veniamo colpiti più lo schermo diventa rosso sangue, in perfetto stile FPS, con la rigenerazione progressiva del perfetto stato di salute. Qualora però avessimo bisogno di un rapido aiuto sono presenti anche delle bende mediche nonché un defibrillatore che automaticamente si attiva nel caso in cui moriamo riportandoci in vita e folgorando tutti i nemici nelle vicinanze. Ebbene, il defibrillatore funziona però solamente ad intervalli precisi, non sarà quindi possibile evitare il game over sempre, deve passare un determinato intervallo di tempo perché sia rigenerata l’operatività del congegno.

Motorstorm? No….. RAGE

L’offerta video ludica proposta dal team di sviluppo non si limita solamente al classico cammina, spara ed uccidi. ID Software propone qualcosa per uscire dai canonici gameplay degli sparatutto proponendo una serie di missioni a bordo di veicoli, in particolare per lo svolgimento di corse clandestine per raccogliere gli Attestati di Gara, valuta differente da quella propriamente usata all’interno dell’azione di gioco principale, da spendere per l’acquisto di potenziamenti per il veicolo da poter sfruttare tanto in altre gare quanto propriamente per esplorare le zone devastate. Le sfide in questo senso sono sostanzialmente di te tipologie, la classica gara contro altri 3 avversari, sfida a tempo, oppure una competizione con le armi. Il sistema di guida scelto per l’occasione è arcade, con maneggevolezza assoluta dei veicoli, armi facilmente usabili ed impostazione generale che ricorda tanto altri giochi più celebri nel settore corse folli. I veicoli sono upgradabili e durante le corse in cui è possibile usare le armi si possono letteralmente far esplodere i concorrenti, se però sarete voi vittima delle armi avversarie perderete solamente secondi preziosi ma il respawn è assicurato. Ma l’offerta a bordo dei veicoli non si ferma qui, nel gioco è infatti possibile prendere un veicolo e girovagare a zonzo per la mappa, periodo durante il quale i predoni cercano fortuna e noi possiamo tranquillamente sbarazzarcene. In definitiva questo versante del gioco non sarà certamente il migliore realizzato, non ci troviamo davanti ad un racing game dopo tutto, però riesce a compiere il suo sporco lavoro ovvero diversificare l’azione di gioco ed allungare la longevità generale del titolo.

Rage - 8Non abbiamo finito

L’offerta di Rage non si esaurisce con le missioni o le gare a bordo dei veicoli, sono presenti infatti anche altre attività da fare all’interno del mondo virtuale consentendo così di allungare ancora la longevità generale della nostra campagna.
La prima è sicuramente la possibilità di ripetere alcune missioni o di cimentarci in altre secondarie non affrontate in precedenza dedicandoci così a completare per bene tutto quanto tralasciato in determinati frangenti; tra queste magari ci sono le missioni di consegna da effettuare nelle lande. Ma non solo questo perché ci si può dedicare anche ad esplorare le zone per eliminare predoni trovando segreti ed extra che potrebbero tornare molto utili per affrontare le ultime missioni della campagna.

A ciò inoltre si aggiungono altre due attività: la prima consiste in un gioco da tavolo di carte a turni, la seconda nel creare. Si, avete letto bene, creare…. ma cosa? Nel gioco gli sviluppatori hanno inserito un sistema per poter creare munizioni modificate, gadget particolari, ed altre cose ancora, semplicemente accedendo all’apposito menù e sfruttando le materie prime raccolte durante l’intera avventura. Naturalmente sarà necessario possedere un certo quantitativo di un determinato materiale prima di poter creare quanto voluto, per questo motivo un ruolo molto importante viene rivestito dalla continua ricerca su cadaveri di predoni morti, aree segrete ed extra ottenuti con missioni secondarie. Peccato che in fin dei conti il sistema sia fin troppo semplificato non potendo così permetterci sostanzialmente un grande ampliamento dei gadget o più semplicemente di potenziali.

Uno sguardo da vicino….

Il comparto tecnico della produzione è di notevole impatto fin dai primissimi minuti di gioco, graficamente il lavoro svolto dal team di sviluppo è davvero ottimo lasciando piacevolmente sorpresi, nonostante dai video mostrati prima del rilascio si poteva notare un livello piuttosto elevato. Le ambientazioni esterne sono davvero ricche di dettagli proponendo una qualità riscontrabile non in tantissime produzioni, peccato come un po’ meno lo sono le ambientazioni interne ma stiamo sempre parlando di alta qualità. Il frame rate è stabile, semi impossibile capitare in qualche calo o fenomeni di tearing ovvero spezzamento dell’immagine. Anche gli effetti utilizzati dal team sono tutti di ottima fattura, le soluzioni tecniche adottate danno i suoi frutti, impreziosendo ancora di più questo settore tecnico che poggia solide basi su una definizione e qualità di texture di primissimo livello. A far abbassare un po’ la magnificenza di questo versante è il livello raggiunto con le animazioni, buone ma non di valore assoluto come il resto di quanto offerto nonostante una ottima modellazione dei personaggi.

Il comparto sonoro può contare su un completo doppiaggio in lingua italiana, per di più ben fatto con doppiatori all’altezza della situazione, sicuramente ben gradito a noi italiani dato che spesso anche grosse produzioni non localizzano i giochi. Le musiche presenti sono elettroniche e tecno ben intonandosi all’ambientazione del gioco, fanno sostanzialmente il loro lavoro in maniera ordinaria.

Rage - 9

Giochiamo in compagnia

Non poteva ovviamente mancare un versante multi giocatore, ormai un must to have in ogni produzione video ludica del genere sparatutto. La scelta del team di sviluppo è stata nel non porsi in competizione con le altre produzioni in uscita in questi mesi, il cui livello in questo versante è stato raggiunto nel tempo ed arrivato ad un tasso qualitativo difficilmente raggiungibile da altre produzioni (soprattutto se nuove…), probabilmente perché consapevoli delle oggettive difficoltà a cui si sarebbe andati incontro o per delle sicure critiche ricevute per il non aver offerto la stessa qualità di quei 2-3 titoli diventati il punto di riferimento per valutare la bontà del comparto, non tanto per i recensori piuttosto per i giocatori.

Per tale motivo è stata inserita una modalità cooperativa per due giocatori, locale in split-screen ed online, nonché una modalità multigiocatore in cui impegnarsi in alcune missioni a bordo di veicoli; le modalità competitive si svolgono quindi tutte a bordo di veicoli e prevedono il classico funzionamento di progressione per livelli tanto del giocatore quanto dei veicoli. Come avrete capito non sono presenti altre modalità più classiche in cui sparare “di persona” tipo deathmatch……. cosa che potrebbe fare storcere un po’ il naso, diciamo che anche qualcosa di base sarebbe stata cosa gradita.

Per quanto riguarda la cooperativa il risultato raggiunto è ottimo, sicuramente tiene impegnati per diverse ore con nove missioni vicine a quelle proposte nella modalità campagna in compagnia di un amico. Probabilmente se il team avesse ampliato ulteriormente questo versante, con un’offerta ancora maggiore, non sarebbe stato disdegnato. Nonostante sia possibile giocare in questa modalità anche online con qualche amico del network, bisogna dire come sostanzialmente il maggiore uso è quello di giocarci in locale tramite il classico schermo condiviso.

Conclusioni

Rage è la produzione video ludica che ci si aspetta da un team di sviluppo come Id Software, uno sparatutto pieno di cose da fare in grado di tenere il giocatore incollato allo schermo. In questa occasione è possibile notare un mix di elementi tradizionali con altri innovativi, il risultato è di grande livello con una struttura in grado di celare la linearità, tipica del genere, notabile nella campagna single player. Vi sono inoltre una serie di ottime attività secondarie da svolgere per allungare ulteriormente la longevità del titolo, potevano essere sviluppate maggiormente ma riescono comunque a raggiungere lo scopo di variegare l’azione di gioco. Una nota stonata può essere rappresentata dal modello di guida ma considerando il comparto tecnico di altissimo livello siamo sicuri si potrà chiudere benissimo un occhio. Il ritorno del grande team di sviluppo, dopo qualche anno di apparente immobilismo, si può dire quindi ampiamente superato nonostante qualche elemento potenzialmente migliorabile, facendo di Rage uno di quei titoli da giocare soprattutto se si è amanti del genere.

La nostra valutazione
Grafica: (9.0/10)
Sonoro: (9.5/10)
Longevità: (8.5/10)
Giocabilità: (9.0/10)

Valutazione complessiva: (9.0/10)

Pro Contro
Campagna single-player longeva  Missioni alla lunga uguali
Tecnicamente superbo Multiplayer online solo per veicoli
doppiaggio totale in italiano Sistema di checkpoint
Frenetico e coinvolgente 8Gb di installazione
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