Shaun White Skateboarding

Non abbiamo potuto che apprezzare il primo gioco di Snowboard della serie Shaun White, ora Ubisoft ci riprova cambiando però il terreno di sfida, si passa così dalla neve all’asfalto….

La Scheda di Shaun White Skateboarding
Genere: Sport
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Produttore: Ubisoft
Età: 3+
Giocatori: 1-2
Trofei: Si
On-line: si
Risoluzione: 720p – 1080i – 1080p
Spazio HDD minimo: 16 Mb
Vibrazione/Sixaxis: Si/No
Audio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Supporto 3D: Si
Supporto Playstation Move:
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A distanza di un po’ di tempo dal suo debutto su Playstation 3 torna nelle nostre console Shaun White ma questa volta in una veste diversa da quella con cui l’avevamo conosciuto ed apprezzato al suo debutto. Se infatti il gioco di Snowboard era stato accolto in maniera piuttosto buona anche da parte della critica, ricordando come il genere dello snow ormai non vedeva alcuna produzione da qualche tempo, questa volta il nostro protagonista tenta un’altra avventura, pur sempre a bordo di una tavola, ma in percorsi dove non c’è la neve e sotto i piedi ci sono anche 4 ruote tentando al contempo di differenziarsi dalla, sicuramente più agguerrita, concorrenza. Ubisoft tenta così di ampliare ulteriormente il proprio catalogo video ludico cercando di allargare la sua utenza; vediamo se con questo nuovo gioco riesce a offrire direttamente al suo debutto nel genere (nonostante non sia propriamente così visto il gioco di Snowboard) un prodotto dal livello qualitativo che sempre ci si aspetta dalle sue produzioni.

Un mondo da cambiare

A differenza di quanto si possa pensare in questo gioco non impersoniamo Shaun White bensì un altro alter ego che potremo personalizzare durante le prime fasi di gioco. Questo perché il noto skater è stato arrestato dal Ministero a causa della sua pericolosità nel portare gioia, animosità ed intraprendenza nel mondo controllato ora in tutto. Il mondo esterno (ricreato) è infatti dominato dal grigiume e da zero vitalità o emozioni per cui si vuole impedire tutto ciò che potrebbe sovvertire il controllo imposto con le dovute conseguenze. I cittadini hanno subito una sorta di lavaggio del cervello e conoscono solamente lavoro, lavoro e lavoro, per fortuna però non tutti si sono conformati e lottano per cambiare le cose. Shaun ed altri lottano per riportare la normalità ed è per questo che quando viene arrestato il nostro eroe chiama Nick, ovvero il nostro protagonista, dandogli il suo skate.

Prima di partire con le primissime fasi di gioco si avvia così l’editor per personalizzare il protagonista che andremo a controllare per il corso del gioco; le possibilità offerte spaziano dal colore della pelle o del look alla scelta dei vestiti.

Saliamo sulla tavola

Conclusa questa fase siamo così pronti per salire a bordo del nostro skate e gettarci nel mondo esterno, non prima però di aver appreso almeno le nozioni fondamentali e qualche comando di base all’interno dell’area della metropolitana appositamente inserita per prendere familiarità. Come ben presto si capisce l’obiettivo è quello di “rivitalizzare”(in pratica rendere colorato e normale muri e pareti) ed “influenzare” tutto ciò che ci circonda effettuando trick, grind e salti accendendo così nuovamente la vita e restituire colore uscendo dal quel torpore imposto dal Ministero.

  

Le missioni sono quindi il nodo principale della produzione, un indicatore apposito le segnala, nonché della storia ma sono anche presenti alcune impegnative sfide secondarie per aumentare la longevità del gioco. In questo modo si capisce anche la struttura imposta all’intero gioco, in pratica si devono di volta in volta portare a termine svariate missioni in modo da cambiare le cose, sebbene a dire il vero alla lunga tutto diventa un po’ ripetitivo. Una serie di indicatori ci segnala gli obiettivi oppure le svariate possibilità, tramite i nostri trick è possibile ridare colore a tutto ciò che ci circonda nonché grindare praticamente su ogni elemento presente ovvero dalle macchine ai marciapiedi o alle ringhiere. Sono stati inseriti in questa ottica altri elementi cosiddetti trasformabili perché consentono, ad esempio, di raggiungere zone altrimenti impossibili oppure effettuare trick impensabili. Dopo le prime fasi di gioco si viene a conoscenza di questi speciali elementi come delle linee magiche, passandoci normalmente oppure con un grind si attivano allungandosi oppure tracciando particolari percorsi, imparare a sfruttarle adeguatamente nel corso della storia si rivela fondamentale (seppur fantasioso).

Molto spesso per riuscire a portare a termine la nostra missione o “influenzare” semplicemente una rampa da sfruttare necessita ben più di qualche semplice evoluzione, in quei frangenti è necessario accumulare i punti necessari riempiendo l’apposita barra del flow da utilizzare negli appositi luoghi per terminare una missione e sbloccare una nuova area.

Il team ha deciso di non complicare molto il sistema di controllo basato su non tantissimi tasti, purtroppo però non manca qualche problematica legata alla reattività che sarebbe potuta essere migliore. Inoltre giocando ci è capitato più di una volta di rimanere a piedi nel senso che si perde velocità e ritmo per eseguire al meglio le diverse evoluzioni. La semplicità del sistema di controllo è però decisamente un fattore positivo in grado di far avvicinare i neofiti al genere, basta infatti usare la levetta sinistra per muoversi ed accelerare e quella destra per azionare le azioni per fare i trick, il triangolo serve per salire e scendere dalla tavola, la X per saltare, i dorsali invece per azioni più evolute.

Audio e Video

Sotto il profilo tecnico purtroppo la produzione ha dimostrato aspetti positivi ma anche negativi, ciò perché il livello dei dettagli non è elevatissimo e le animazioni lasciano il fianco aperto a più di una critica visto che siamo proprio su livelli sufficienti. In più di una occasione si possono notare gli effetti dell’aliasing ed inoltre i modelli poligonali non brillano per bellezza e spesso le texture sono piatte. Gli scenari sono stati maggiormente curati e ci sono sembrati piuttosto buoni ed in generale l’effetto utilizzato per la trasformazione in tempo reale della colorazione delle persone e dello scenario è piuttosto buono e simpatico così come le deformazioni.

Il comparto sonoro può contare su un completo doppiaggio in lingua italiana, sempre davvero cosa super gradita ed apprezzata, nonché su buone musiche di sottofondo in tema con la produzione ed un ottimo numero di effetti campionati e riproposti in maniera piuttosto adeguata in relazione alle azioni di gioco.

  

Sfide per la rete

Oltre la modalità per singolo giocatore è presente anche un comparto multiplayer online per continuare la sfida contro altri avversari umani. Sono presenti tre modalità: la prima è una classica sfida a punti in cui eseguire il maggior numero di evoluzionierza  nel tempo stabilito; la seconda è una specie di modalità territorio in cui bisogna effettuare trick ma non con l’obiettivo fondamentale di accumulare punti bensì trasformare la superficie del terreno e dei muri; infine la terza è una sfide a squadre in cui le due diverse fazioni si contendono la vittoria trasformando di volta in volta il territorio con le varie evoluzioni. Magari qualche altra tipologia di gioco poteva essere studiata ed inserita per ampliare la scelta e nel contempo allungare la generale longevità di questo versante di gioco che potrebbe alla lunga soffrire del numero risicato di opzioni messe a disposizione.

Conclusioni

Shaun White Skateboarding è stato un progetto in grado di segnare sostanziali differenze nel franchise rispetto al suo precedente capitolo ambientato nelle montagne in cui ci si divertiva semplicemente a bordo del nostro amato Snowboard. In questo caso è presente una storia simpatica ma niente di più, si nota fin troppo come tutto sia sostanzialmente un contorno, un semplice pretesto per giustificare una struttura fondamentalmente basata su un susseguirsi di missioni ed obiettivi da portare a termine. Ciò può essere una cosa positiva per alcuni, soprattutto per chi si avvicina al genere che trova un sistema di controlli decisamente intuitivi rendendo di fatto godibile una prima esperienza. Di altro avviso potrebbero essere i veterani del genere che potrebbero annoiarsi con questo sistema, comunque anche loro trovano pane per i denti nell’esecuzione dei soliti trick complicati nonché in alcune modalità multiplayer ben riuscite. Ubisoft Montreal ci ha però abituato a vedere ben di meglio anche sotto il punto di vista tecnico, ci aspettiamo quindi decisi miglioramenti nella prossima uscita.

La nostra valutazione
Grafica: (6.0/10)
Sonoro: (7.0/10)
Longevità: (7.5/10)
Giocabilità: (7.0/10)

Valutazione complessiva: (7.0/10)

Pro Contro
Versante Multiplayer Graficamente migliorabile
Tante missioni da fare Classico sistema a missioni ripetitivo
Controlli user friendly Storia solo di contorno
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