X-Men Le Origini: Wolverine

                 Titolo: X-Men Origins: Wolverine
 
               Piattaforma: PS3
                Sviluppatore: Raven
                Supporto: Blu-Ray Disc X 1
                Età: 18+
                Produttore: Activision
                Genere: Avventura
                Giocatori: 1
                On-line: No
                Risoluzione: 720p
                Spazio HDD minimo: 50 Mb
                Trofei: Si
                Vibrazione: Si
                Audio: Italiano
                Sottotitoli: Italiano
                Supporto Sensore movimento
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                Topic di commento del forum

 

Non accenna a diminuire il successo dei tanti personaggi della Marvel e così arriva un nuovo film, con relativo gioco, di questo universo su un sicuro protagonista del team degli X-Men, stiamo parlando del carismatico e graffiante Wolverine. Per l’occasione si è voluto di proposito incentrare la storia, come si può intuire dal titolo X-Men Le Origini: Wolverine, sulle origini vissute prima di entrare nel team che tutti conosciamo.  Chi ha letto i fumetti, o comunque seguito i film, conosce le strepitose caratteristiche del nostro protagonista in grado di sfruttare la sua forza felina con gli artigli di adamantio, rarissimo metallo che gli è stato somministrato in un esperimento, che fuoriescono dalle mani ma anche il vantaggio di potersi rigenerare da qualsiasi ferita rendendolo di fatto un “attaccante” che non si ferma davanti a nessun fucile o arma nemica.

Passato  e presente

Abbiamo già accennato brevemente come la storia si concentri fondamentalmente sulle origini del nostro Wolverine prima di entrare negli X-Men, di quando ancora era un membro di un corpo paramilitare al servizio del colonnello Stryker con diversi compagni anch’essi dotati di una qualche abilità. Il videogame è una continua alternanza di avvenimenti passati, rivissuti tramite flashback , ed eventi ambientati in un presente in cui i mutanti vengono visti come una minaccia incombente per la società civile.

Effettuando una sorta di divisione immaginaria tra i due momenti di gioco, che nonostante tutto si collegano molto bene tra loro, possiamo così analizzare qualche piccola differenza. Il gioco prende il via nella parte riferita al passato, più precisamente in una ambientazione antica dell’Africa, in cui Logan è assoldato alla ricerca dell’adamantio e si ritrova ad affrontare sia normali nemici dotati di fucile sia creature magiche e mutanti dotate di più mani oppure capaci di scagliare potenti colpi infuocati. Proprio i nostri antagonisti differiscono quindi da ciò che invece ci si ritrova ad affrontare nella parte del gioco riferita agli avvenimenti del presente, in questi frangenti come detto già esistono gli X-Men e l’ostilità verso i mutanti è arrivata al punto in cui delle organizzazioni si danno da fare per eliminarli definitivamente con schieramenti armati ma soprattutto con diversi tipi di robot, alcuni dei quali decisamente voluminosi.
La produzione comunque è stata appositamente strutturata per evitare di svelare proprio tutto quello che è presente nel film, ciò spiega quindi anche la chiusura della parte finale del gioco che giunge quasi inattesa.

  

Artigli graffianti, abilità e mutageni

Come facilmente prevedibile, visto il personaggio che si và ad utilizzare nel gioco, ci si può scordare un qualsiasi uso di armi convenzionali quindi chi pensasse di poter utilizzare fucili, pistole o altro sappia che non è possibile farlo (aggiungeremmo anche giustamente). Il team di sviluppo ha incentrato il gioco su un sistema di combattimento più appropriato per il nostro Wolverine, quindi ampio spazio al corpo a corpo, l’utilizzo degli artigli e delle speciali abilità che si sbloccano progressivamente con i punti esperienza acquisiti dall’eliminazione dei nemici, exp importanti perché servono anche per migliorare le caratteristiche.

Nei livelli inoltre sono presenti anche degli extra da trovare, i mutageni, decisamente importanti dato che danno la possibilità di potenziare ulteriormente Wolverine. Inizialmente non è possibile sfruttare questi vantaggi però proseguendo si sbloccheranno  gli slot per equipaggiarli, fino ad un massimo di tre, consentendoci per esempio di rigenerarci in maniera più veloce o accumulare più esperienza. Ogni potenziamento ha inoltre un suo livello, si parte da quello base fino ad arrivare al terzo; per raggiungere questo risultato è necessario trovare tutti i tre frammenti dello stesso mutagene sparpagliati all’interno dell’intero gioco e ciò non sarà semplicissimo se non si esplora per benino ogni area di gioco. 

Come accennato è stata data molta importanza al sistema di combattimento per tale motivo sono state inserite appositamente diverse mosse ed abilità per consentire di inanellare spettacolari combo.  Oltre ai classici attacchi assegnati ai tasti standard vi sono anche quelli che richiedono la combinazione dei dorsali, con L1 è possibile agganciare nemici lontani per poi eseguire degli affondi mentre con R1 si può attivare uno dei quattro poteri speciali, non tutti però disponibili fin dall’inizio.

Non mancano inoltre i boss di livello in cui è necessario sfruttare a dovere tutti i poteri di Logan per sconfiggere il nemico di turno. Questi combattimenti sebbene più impegnativi rispetto a quelli tradizionali non mettono però in serissime difficoltà il giocatore, alcuni comunque possono anche rivelarsi soddisfacenti, per citarne due menzioniamo lo scontro con Victor Creed e Gambit.

Wolverine non demorde mai

Il nostro protagonista vanta l’abilità di rigenerarsi dai colpi subiti, questo fattore non manca neanche nel videogame. Non sarebbe possibile però rendere il protagonista praticamente immortale per cui subendo colpi l’indicatore della salute diminuirà sempre più arrivando anche alla disfatta però riuscendo ad evitare proiettili ed attacchi è possibile constatare subito l’incremento progressivo e la rigenerazione dei tessuti malconci per quanto subito in precedenza.

Altra caratteristica è la presenza dei sensi ferali, attivandoli tutto ciò che ci circonda cambia colore con elementi importanti che si colorano di verde a sottolineare un punto di aggancio, una statua dove infilzare i nemici o una preziosa scala utile per proseguire.
A condire la produzione sono stati inseriti inoltre degli extra appositamente creati per i fan, trovando delle apposite statuite collocate in posizioni segrete dei livelli si può accedere ad ognuna delle quattro sfide disponibili per sbloccare altrettanti costumi alternativi per Wolverine tra cui il classico indimenticabile con cui i patiti dei fumetti lo hanno visto fin dalle origini.

L’intera avventura  si porta a termine in maniera piacevole richiedendo dalle otto alle dieci ore, se si vogliono ulteriormente aumentare le proprie statistiche sbloccando ogni extra  ( e trofeo) è necessario ripetere alcuni passaggi del gioco. Purtroppo dopo aver portato a termine il gioco e sbloccato la modalità difficile abbiamo constatato che avviando una nuova partita in qualsiasi momento si perdono tutti i dati relativi alla precedente missione, solamente gli extra sopravvivono al nuovo salvataggio per cui se si volesse inseguire lo sblocco di qualche trofeo è essenziale non ricominciare una nuova avventura.

  

Audio e Video

Il comparto grafico della produzione Activision pur non eccellendo si attesta su ottimi livelli, il team ha utilizzato il motore grafico Unreal Engine 3 ed i risultati si vedono su definizione delle texture e fluidità. Il protagonista può contare su un elevato numero di poligoni, così come i mutanti ed i vari nemici, ma anche su delle animazioni molto fluide soprattutto durante i combattimenti . Gli ambienti, in considerazione dell’alternanza tra passato e presente, sono ben diversificati con diversi elementi distruttibili sebbene il loro numero non sia mai elevatissimo. Ottima anche la realizzazione sia dei sensi ferali sottolineati da un cambiamento temporaneo dell’intera colorazione del livello sia della rigenerazione di Wolverine che subendo colpi si “distrugge” fino a mostrare le membra interne e allo stesso tempo inizia a “ricomporsi” quando si rigenera grazie alla sua capacità.

Il buon lavoro nel settore grafico è proseguito anche in quello sonoro, il gioco può contare su una completa localizzazione in lingua italiana che fa sempre piacere per noi italiani. Anche i suoni di sottofondo si adattano bene ai vari livelli così come quelli del nostro personaggio e le musiche presenti.

Conclusioni

X-Men Le Origini: Wolverine è risultato un gioco sviluppato non per sfruttare solamente l’uscita del film nelle sale cinematografiche per attirare acquirenti facili bensì una produzione che rivendica un proprio spazio. La varietà dell’azione non è sicuramente elevatissima però Raven ha cercato di inserire diversi caratteriste per contraddistinguere il gioco con meccaniche di combattimento che perfettamente si adattano al nostro protagonista. Il comparto grafico e sonoro si attesta su buoni livelli e per portare a termine l’avventura sono richieste dalle otto alle dieci ore garantendo così una longevità soddisfacente. In definitiva possiamo consigliare il gioco tanto ai fan del personaggio Marvel quando agli amanti dei giochi action che riusciranno a divertirsi per qualche ora con questa “graffiante” produzione.

La nostra valutazione
Grafica: 7,5
Sonoro: 8,0
Giocabilità: 8,0
Longevità: 7,5
Valutazione Globale 8,0

Pro
Sistema di combattimento
Sensi Ferali
Animazioni Fluide

Contro
Nuova partita azzera le statistiche
Pochi extra
Azione non molto diversificata

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